Terremoto sull'isola di Sumatra si temono centinaia di vittime
Almeno cento morti, che potrebbero diventare molti di più, 150 mila persone coinvolte, in fuga sulle colline, centinaia di edifici distrutti o danneggiati.
La provincia indonesiana di Aceh ha rivissuto l’incubo di un devastante terremoto, dodici anni dopo lo tsunami che si portò via oltre centomila persone soltanto in questa zona.
Stamane, alle 6.03 locali (le 23 della notte italiana) una scossa di magnitudo 6.5 è stata registrata sulla costa nord dell’isola di Sumatra, nello stretto di Malacca.
Questa volta non c’è stato uno tsunami.
Pochissime ore dopo la scossa, però, erano già state estratte un centinaio di vittime. Almeno 97 quelle accertate, ma il numero continua a crescere, hanno riferito le autorità, diramando un vero e proprio bollettino di guerra: più di 200 tra negozi e case andati distrutti, un ospedale ed una scuola gravemente danneggiati, in un’area abitata da 150mila persone. Migliaia i soccorritori impegnati, incluse le forze armate e gli stessi abitanti dei villaggi, nel tentativo febbrile di recuperare vive le persone ancora sepolte sotto le macerie, scavando anche a mani nude. Centinaia i feriti, molti dei quali vengono curati in tende di fortuna, mentre i sopravvissuti si sono preparati a trascorrere la notte nelle moschee e nei rifugi temporanei.
Il terremoto ha registrato diverse scosse di assestamento ma è stato abbastanza circoscritto. La gente ha avuto comunque paura dello tsunami e si è rifugiata sulle colline, in una zona già colpita da frequenti fenomeni di origine vulcanica e inondazioni che spesso seguono le piogge. «È stato terribile, le scosse mi sono sembrate più forti di quelle del 2004, ed ho temuto per un nuovo tsunami», ha raccontato un residente di un villaggio.
Dalla capitale Giacarta il presidente indonesiano Joko «Jokowi» Widodo ha dichiarato lo stato d’emergenza per almeno due settimane ed ha ordinato a tutte le agenzie governative di prendere parte ai soccorsi ad Aceh, provincia che gode di una forte autonomia dopo un accordo di pace sottoscritto dal governo centrale con i separatisti del movimento per l’Aceh libero (Gam).
Nel 2016 l’isola di Sumatra è stata colpita da diversi altri terremoti.
Il sisma di stamane, in termini di sistema di placche, è associato a quello, terribile, di magnitudo 9,1 del 26 dicembre del 2004, che provocò oltre 160mila morti in tutta l’Indonesia, a causa dello tsunami che seguì, e agli altri due avvenuti nella stessa regione, quello di magnitudo 8,6 del 2005 e di magnitudo 8,5 del 2007.