Arresti «politici» di giornalisti in Turchia: c'è anche un tedesco
Insieme a oltre 150 giornalisti turchi, adesso nelle carceri di Recep Tayyip Erdogan c'è anche un reporter con passaporto tedesco.
Dopo un interrogatorio durato diverse ore, un tribunale di Istanbul ha convalidato l'arresto di Deniz Yucel, corrispondente in Turchia del giornale Die Welt, con doppia nazionalità turco-tedesca, che era in stato di fermo dal 14 febbraio scorso.
Yucel è accusato di "propaganda terroristica" e "istigazione all'odio" nell'ambito di un'inchiesta sul collettivo di hacker turchi RedHack, che diffusero alcune email di Berat Albayrak, ministro dell'energia e genero del presidente Recep Tayyip Erdogan, su cui il giornalista ha scritto alcuni articoli.
La convalida dell'arresto del giornalista tedesco Deniz Yucel, in Turchia, "è una decisione amara e deludente", ha detto la cancelliera Angela Merkel a Berlino.
"La misura è sproporzionatamente dura, anche perché Deniz Yucel si è messo volontariamente a disposizione della giustizia turca e si è mostrato disponibile per le indagini", ha aggiunto.
"Si tratta di una decisione troppo dura e per questo inadeguata", è la reazione a caldo del ministro degli esteri tedesco, Sigmar Gabriel, secondo cui il tribunale non ha considerato "né l'alto valore della libertà di stampa e di opinione, né la circostanza che Deniz Yucel si sia messo volontariamente a disposizione della giustizia turca e sia pronto ad affrontare le indagini".