Svizzera, valichi chiusi contro i «criminali» italiani: polemica
L'ambasciatore della Confederazione elvetica Giancarlo Kessler è stato convocato d'urgenza alla Farnesina sulla questione della chiusura notturna di tre valichi di frontiera, nonché sulle dichiarazioni che hanno accompagnato la decisione elvetica. I valichi sono stati chiusi a partire dalla notte del °1 aprile scorso, su richiesta della Lega dei Ticinesi, formazione politica identitaria e localista assimilabile alla Lega nord.
Ogni notte per sei mesi la Svizzera terrà chiusi dalle 23 alle 5 tre valichi minori, due in provincia di Como (Pedrinate-Colverde e Novazzano-Ronago) e uno in provincia di Varese (Ponte Cremenaga).
Secondo la Lega dei Ticinesi, la misura servirebbe a "combattere la criminalità frontaliera" che entrerebbe in Svizzera dall'Italia. Sulla misura erano state sollevate critiche da parte di Pd e Fi, mentre la Lega aveva avuto parole favorevoli. Nel pomeriggio il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione contro la chiusura, un documento bipartisan sul quale però la Lega ha espresso voto contrario.
Su iniziativa della Comunità Montana del Piambello, in provincia di Varese, una ventina di sindaci dei Comuni della zona di confine tra Lombardia e Svizzera hanno protestato al valico di Cremenaga. La protesta per la decisione della Svizzera di chiudere dal primo aprile nelle ore notturne tre valichi minori (Pedrinate-Colverge e Novazzano-Rovago, in provincia di Como, e Ponte Cremenaga, in provincia di Varese).
Il sindaco di Cremenaga, Domenico Rigazzi, ha invitato gli altri sindaci del territorio a indossare la fascia tricolore e a schierarsi al valico, in segno di protesta. Ieri la Farnesina ha convocato "con urgenza" l'ambasciatore elvetico in Italia, per chiedere chiarimenti