Zeni sui vaccini: «Se saltasse il decreto nazionale noi ripristineremo le sanzioni precedenti al 2010»
L'assessore provinciale alla salute, Luca Zeni, è convinto che sia necessario ripristinare le sanzioni per chi non adempie all'obbligo di vaccinare i propri figli visto che negli ultimi anni anche in Trentino si è scesi sotto il 95% di copertura vaccinale, che è la soglia minima prevista dall'Organizzazione mondiale della sanità. Venerdì scorso, insieme all'approvazione della delibera che dà attuazione al Piano nazionale dei vaccini, il presidente della Provincia, Ugo Rossi e l'assessore Zeni avevano illustrato anche le disposizioni date all'Azienda sanitaria relative all'obbligo di presentare il certificato vaccinale entro il 10 settembre prossimo per l'iscrizione a scuola, come previsto dal decreto Lorenzin, ora in fase di conversione da parte del Parlamento. A differenza di altre Regioni come il Veneto, governato dal leghista Luca Zaia, che ha impugnato il decreto del governo, la Provincia di Trento lo condivide anche se ritiene necessario un ridimensionamento di alcune sanzioni ritenute eccessive, come del resto sta emergendo dalle proposte emendative presentate al Senato.
Assessore Zeni, il presidente Rossi ha dichiarato che in Trentino saranno rimesse le sanzioni anche qualora il decreto del governo non venisse convertito in legge. Ma a che tipo di sanzioni state pensando?
La Provincia nel 2010 aveva deciso di togliere le sanzioni amministrative, che allora già c'erano per le quattro vaccinazioni obbligatorie, mentre le altre erano solo vaccinazioni raccomandate. Ora, in questi anni da quando abbiamo tolto le sanzioni è calata la quota di copertura vaccinale per quanto riguarda le quattro vaccinazioni obbligatorie (si è al 93%, Ndr.) e per questo riteniamo necessario ripristinarle. Va detto che ancora prima che intervenisse il decreto del governo che ha stabilito le nuove sanzioni c'erano già varie Regioni, come la Toscana e il Piemonte, che avevano deciso di intervenire.
Il decreto del governo ora prevede 12 vaccinazioni obbligatorie non quattro.
Sì, il decreto dice che le vaccinazioni obbligatorie ora sono dodici e quindi noi applicheremo le sanzioni previste dal decreto al quale ci atteniamo, richiedendo la certificazione relativa a tutte e dodici le vaccinazioni per l'iscrizione a scuola e l'Azienda sanitaria ha avuto le disposizioni per realizzare il nuovo piano di vaccinazioni e consentire la vaccinazione di tutti i bambini e ragazzi che non risultano ancora vaccinati. È chiaro che se per ipotesi il decreto non dovesse essere convertito in legge dal Parlamento non è che la Provincia può rendere obbligatorie delle vaccinazioni che non lo sono a livello nazionale. Questo vuol dire che si tornerebbe alla situazione precedente, con quattro vaccinazioni obbligatorie e le altre raccomandate. Noi in questo caso rimetteremo le sanzioni amministrative sulle quattro vaccinazioni obbligatorie.