Terremoto a Ischia: magnitudo 3.6 Crolli di case: dispersi e feriti

AGGIORNAMENTO: «Si può dichiarare chiusa l’attività di emergenza-urgenza sanitaria in favore delle vittime del terremoto che ha colpito l’isola di Ischia nella serata di ieri».

Così in una nota la Asl Napoli 2 nord da cui dipende l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno.

Il bilancio definitivo delle cure prestate dai medici dell’ospedale e del 118 è di 42 feriti, di cui solo 16 hanno richiesto un ricovero.

Uno di essi è stato trasferito già nella notte di ieri al Cardarelli di Napoli, a causa di gravi ferite che richiedevano cure di alta specializzazione: l’uomo è ricoverato con prognosi riservata.

Al Rizzoli di Ischia sono terminati gli ultimi interventi chirurgici volti a ridurre le fratture e ricomporre le ferite.

Tutti i feriti e i familiari sono stati supportati dall’intervento di quattro psicologi ed uno psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Napoli 2 Nord. I sanitari prevedono che entro 5 giorni tutti i feriti ricoverati al Rizzoli possano tornare a casa.

I tecnici dell’Azienda sanitaria locale hanno verificato positivamente le condizioni di agibilità di tutte le proprie strutture presenti sull’isola. In ogni caso, la Direzione dell’ASL Napoli 2 Nord ha già chiesto all’Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia di Napoli di collaborare al fine di effettuare ulteriori verifiche.

AGGIORNAMENTO: Ciro Marmolo, il bimbo di 11 anni salvato dalle macerie della sua casa a Ischia, ha riportato escoriazioni e piccole ferite multiple, con la frattura del terzo metatarso del piede destro. Lo si apprende da fonti ospedaliere dopo gli accertamenti diagnostici e radiologici. Il fratellino Mattias, di 8 anni, ha riportato un lieve trauma cranico, traumi alla clavicola e braccio sinistri, ed escoriazioni multiple al torace. Per entrambi è stato disposto il ricovero.

AGGIORNAMENTO: Anche Ciro, 11 anni, è stato finalmente estratto dalle macerie. Un lungo applauso dei vicini di casa ha incoraggiato i vigili del fuoco che lo hanno tirato fuori dopo 16 ore di lavoro ininterrotto sulla palazzina crollata nella serata di ieri a Casamicciola (Napoli).

«È stata la fine di incubo». Così il primario del pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno (Napoli), Ciro Di Gennaro, all’arrivo in ospedale del piccolo Ciro, salvato dalle macerie. «Il ragazzo sta bene, parla. Stiamo facendo accertamenti sulle sue condizioni di salute», conclude Di Gennaro.

«Ciro è stato sempre lucidissimo. Chiedeva di essere aggiornato costantemente, ci riferiva del fratello e ricordava bene il momento in cui è avvenuto il terremoto», riferiscono alcuni vigili del fuoco che nella giornata di oggi costantemente hanno parlato col ragazzo che da poco è stato estratto dalle macerie. Quando l’ultimo cumulo di pietre è stato rimosso, che impediva al ragazzo di muovere le gambe, i vigili hanno esultato. Poi si sono abbracciati e commossi.

AGGIORNAMENTO: E' stato estratto vivo dai vigili del fuoco uno dei due bambini sotto le macerie ad Ischia, località Casamicciola, colpita ieri sera da un terremoto di magnitudo 4. Si tratta di Mattias: il bimbo sta bene. I vigili del fuoco hanno ormai raggiunto e stanno lavorando per estrarlo anche il fratellino Ciro. Anche lui sta bene secondo le informazioni dei vigili del fuoco. I soccorritori sono anche riusciti a porgere ai bimbi due bottigliette d'acqua.

Il fratellino neonato è stato il primo ad essere estratto vivo dai vigili del fuoco.

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AGGIORNAMENTO: «È stata una notte bruttissima, non ho parole per raccontarla». Così il papà di Ciro e Mattia, i due bambini ancora sotto le macerie della loro abitazione a Casamicciola e di cui è in corso il salvataggio, al Tg1. «Io ero in cucina - racconta il padre - due bambini nella loro camera, mia moglie era in bagno ed è riuscita a scappare dalla finestra.
È caduto tutto il primo piano dell’abitazione, e mi hanno tirato fuori i vigili del fuoco che sono stati bravissimi». Sul posto è arrivato anche il vescovo di Ischia.

AGGIORNAMENTO: Il cadavere della seconda vittima, un'altra donna, è stato trovato sotto le macerie di una casa crollata. Una famiglia di 7 persone è stata bloccata dopo il crollo della propria abitazione in località La Rita: estratti vivi un uomo (il padre), due donne e , verso le 4, un bimbo di 7 mesi.

AGGIORNAMENTO: È di due morti, dieci dispersi e oltre venti feriti il bilancio della scossa di terremoto di magnitudo 4 (dopo una prima valutazione che parlava di 3.6 e che l'ex presidente dell'Ingv Enzo Boschi aveva definito una 'sottovalutazione') che è stata registrata alle 20:57 davanti all'isola di Ischia.  La donna è stata colpita dai calcinacci  caduti dalla chiesa di Santa Maria del suffragio a Casamicciola.  Sette persone sono sepolte per il crollo di un'abitazione. I feriti sarebbero almeno 25.

Scossa di terremoto a Ischia

 

Black out elettrico nel centro di Ischia porto.  La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati.

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AGGIORNAMENTO: Conferma: una donna è morta a Casamicciola per le conseguenze della scossa di terremoto di questa sera nell’isola d’Ischia. La persona è stata colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del suffragio. Lo si apprende dai carabinieri.

AGGIORNAMENTO: Ci sarebbe una prima vittima accertata del terremoto: un’anziana donna colpita da calcinacci. Ma non c’è conferma ufficiale.

AGGIORNAMENTO: È scattato il piano di emergenza sanitario per i soccorsi alla popolazione di Ischia: già disposta unità di crisi del Cardarelli per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza. Parte dell’ospedale di Ischia è stato invece evacuato per verifiche strutturali.
Sui luoghi interessati dai crolli sono al lavoro squadre di volontari della protezione civile regionale.

IL PUNTO ALLE ORE 23: Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata registrata alle 20:57 davanti all’isola di Ischia, con la gente che si è riversata in strada mentre un black out elettrico si è avuto nel centro di Ischia porto. In particolare a Casamicciola in piazza Maio una palazzina abitata è crollata per gli effetti della scossa di terremoto. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati.

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Ci sono diversi feriti e alcuni dispersi. Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, oltre che unità di soccorso medico. Sono stati momenti di paura perché la terra ha tremato in tutta l’isola e nelle case sono caduti oggetti, mobili, nei negozi la merce cade dagli scaffali e piomba il buio, per un black out. Tutti in strada, abitanti dell’isola e turisti, che affollano negozi e ristoranti. Al ritorno della luce è iniziata la veerifica dei danni ma intanto si teme per la notte.

Decine e decine di telefonate di richieste da tutta l’isola stanno giungendo al distaccamento dei vigili del fuoco di Ischia che hanno inviato la squadra di soccorso a Casamicciola per una situazione di criticità che è stata segnalata dopo la scossa. Le squadre dei pompieri impegnate sul fronte degli incendi sono state dirottate in alcune aree dell’isola per accertare eventuali danni a persone o cose.

I TESTIMONI

«Ho visto lesioni lungo una parete della struttura alberghiera che ci ospita. Al momento della scossa siamo fuggiti tutti in strada. Ho avuto tanta paura». Così all’Ansa un professionista, A.P., in vacanza nell’isola d’Ischia, descrive quanto è avvenuto a Lacco Ameno poco prima delle 21. «Mi stavo preparando per scendere - dice - quando si è avvertita la scossa, breve ma intensa. Siamo andati tutti in strada e ora mi accorgo di lesioni lungo alcuni muri della struttura».
A Lacco Ameno, la scossa si è sentita forte. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta del comune, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: “Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento. Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all’istante. Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura”.

SCOSSA AVVERTITA NELL’AREA FLEGREA

La scossa di terremoto registrata ad Ischia è stata avvertita in maniera distinta anche in alcune zone dell’area flegrea. I comuni dove maggiormente è stato registrato il movimento tellurico sono stati Monte di Procida e le zone alte di Bacoli e Pozzuoli. Al momento non si registrano danni a persone e cose. I sindaci di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli si sono messi in contatto con la Protezione Civile regionale per le prime valutazioni. Allertati, comunque, la Polizia Municipale e la Protezione Civile locale. A Bacoli la situazione viene seguita direttamente dal vulcanologo, Giuseppe Luongo, assessore alla Protezione Civile, in stretto contatto con l’Ingv. Nei tre centri flegrei non si sono registrate scene di panico. La vita nelle strade della «movida» e sul lungomare dei tre centri sta proseguendo normalmente.

AGGIORNAMENTO:  A seguito della scossa di terremoto di magnitudo 3.6 che alle ore 20.57 ha colpito Ischia, in provincia di Napoli, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha convocato il Comitato Operativo della Protezione Civile presso dal sede del Dipartimento.

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AGGIORNAMENTO: A Casamicciola (Ischia) in piazza Maio una palazzina abitata è crollata per gli effetti della scossa di terremoto. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati. Vi sono diversi feriti e alcuni dispersi. Stanno operando carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, oltre che unità di soccorso medico.

AGGIORNAMENTO: A Lacco Ameno, nell’isola d’Ischia, la scossa si è sentita forte. Gli abitanti di via Borbonica, una zona alta del comune, appena avvertita la scossa sono scappati dalle case. Racconta Tommaso Monti, un giovane fotografo: «Ho visto crollare qualche tetto, ringhiere, muri di contenimento.

AGGIORNAMENTO: Una rudere vicino alla nostra casa si è sbriciolato all’istante.
Alcune stanze di una villa sono crollate. In giro si sentono solo sirene di ambulanze e quelle dei pompieri. Siamo tutti fuori dalle case con grande paura».

AGGIORNAMENTO: L’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno è stato evacuato per la presenza di numerose crepe nel palazzo. Solo 5 degenti intubati resteranno nella struttura.
Ne dà notizia il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, che ha chiesto l’intervento della Protezione Civile.

AGGIORNAMENTO: La scossa di terremoto registrata ad Ischia è stata avvertita in maniera distinta anche in alcune zone dell’area flegrea. I comuni dove maggiormente è stato registrato il movimento tellurico sono stati Monte di Procida e le zone alte di Bacoli e Pozzuoli. Al momento non si registrano danni a persone e cose. I sindaci di Monte di Procida, Bacoli e Pozzuoli si sono messi in contatto con la Protezione Civile regionale per le prime valutazioni. Allertati, comunque, la Polizia Municipale e la Protezione Civile locale.
A Bacoli la situazione viene seguita direttamente dal vulcanologo, Giuseppe Luongo, assessore alla Protezione Civile, in stretto contatto con l’Ingv. Nei tre centri flegrei non si sono registrate scene di panico. La vita nelle strade della ‘movidà e sul lungomare dei tre centri sta proseguendo normalmente.


Una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 è stata registrata, alle 20.57, dalla Rete sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nella zona di Ischia e della costa Flegrea (Napoli). L’evento è stato localizzato ad una profondità di 10 chilometri ed è stato avvertito dalla popolazione.

Decine e decine di telefonate di richieste da tutta l’isola stanno giungendo al distaccamento dei vigili del fuoco di Ischia che hanno inviato la squadra di soccorso a Casamicciola per una situazione di criticità che è stata segnalata dopo la scossa di terremoto di magnitudo 3.6 alle 20:57.

Da fonti della Regione si apprende che le squadre dei pompieri impegnate sul fronte degli incendi sono state dirottate in alcune aree dell’isola per accertare eventuali danni a persone o cose.


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