Las Vegas, la strage al concerto 59 morti e 527 feriti
Trump: «Un atto di pura malvagità»
Sale il bilancio delle vittime di Las Vegas, salito ora a 59. Lo ha detto la polizia durante un aggiornamento della situazione con la stampa. Il numero dei feriti sale a 527.
Gunfire can be heard breaking out as Jason Aldean performed in Las Vegas; at least 50 people are dead, 200 injured https://t.co/Fg1inPTxhn pic.twitter.com/QZ1WllHKjp
— ABC News (@ABC) 2 ottobre 2017
A sparare un uomo, Stephen Paddock, che si è ucciso prima dell'arrivo della polizia: il killer ha aperto il fuoco dal 32mo piano dell'hotel Mandalay Bay verso la folla che assisteva a uno show per il festival "Route 91 Harvest", nelle immediate adiacenze. Testimoni hanno detto di aver visto i bagliori degli spari. Fra i morti ci sono due agenti di polizia fuori servizio: erano tra il pubblico ad assistere al concerto.
Gli investigatori hanno trovato almeno 42 armi da fuoco, tra pistole e fucili, tra la camera d'albergo e l'abitazione di Stephen Paddock, il killer di Las Vegas. Lo afferma la polizia. Nella stanza di hotel le armi rinvenute sono 23.
La polizia di Las Vegas aveva detto da subito che sembrava "più un'azione di un lupo solitario'' escludendo un atto di terrorismo. Ma l'Isis ha rivendicato con un comunicato sul web la strage, ha reso noto il Site, il sito che monitora le attività jihadiste sul web. "L'esecutore dell'attacco a Las Vegas è un soldato dell'Isis - si legge nella rivendicazione dello Stato islamico -. Ha eseguito l'operazione in risposta all'appello a prendere di mira i Paesi della coalizione". Fonti dell'amministrazione statunitense hanno detto che "non c'e' alcun segnale che indichi un legame del killer di Las Vegas con gruppi del terrorismo internazionale". Fatto questo confermato anche da un dirigente dell'Fbi: nessuna connessione finora con organizzazioni terroristiche internazionali.
Stephen Paddock, 64 anni, si è convertito all'Islam mesi fa, come riportano media americani citando fonti investigative. E' quanto si legge inoltre su un secondo comunicato dell'Isis, trasmesso da Amaq, l'agenzia dello Stato islamico, citata dal Site. Secondo quanto riportano alcuni media il nome di Stephen Paddock, dopo essersi convertito all'Islam, era diventato Samir Al-Hajib. Ma al momento non vi sono conferme ufficiali.
L'uomo era di Mesquite, in Nevada, e il suo indirizzo e' lo stesso di Mary Lou Danley, la donna asiatica rintracciata e che avrebbe legami con lui. E proprio il killer potrebbe essersi tolto la vita prima che la polizia facesse irruzione, ha spiegato lo sceriffo Joseph Lombardo. "Crediamo che si sia ucciso prima del nostro arrivo", ha detto Lombardo.
Il killer aveva nella sua camera d'albergo 19 fucili, due di questi sistemati su treppiedi alla finestra. Aveva anche centinaia di munizioni. Lo scrive il New York Times citando fonti ufficiali.
Una infermiera del Tennessee e' la prima vittima identificata della strage, secondo quanto riportano alcuni media americani.
Non aveva alcuna affiliazione politica o religiosa e "non c'era alcuna indicazione che potesse fare una cosa del genere". "Era uno normale. Qualcosa deve essere successo, deve aver perso la testa, siamo scioccati", aveva raccontato in un'intervista al Mail on line Eric Paddock, il fratello dell'autore della strage di Las Vegas. I due fratelli non si sentivano spesso.