Nello Musumeci vince in Sicilia Ma i 5 Stelle sono il primo partito

Nello Musumeci è il nuovo presidente della Regione Sicilia. Lo spoglio, terminato in tarda serata, conferma i pronostici dei primi exit poll e assegna al candidato del centrodestra il 39,9%. Un dato che gela i sogni di sorpasso del Cinque stelle Giancarlo Cancelleri (34,6%). L'M5s, che avanza pure il sospetto di "brogli", festeggia il miglior risultato di lista. Mentre si apre il 'processo' a Matteo Renzi e al Pd: il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari è fuori dalla partita (18,6%), pur triplicando i voti della sinistra di Claudio Fava (6,1%). Ma tra i siciliani il primo 'partito' resta ancora una volta quello dell'astensione: alle urne solo il 46,75% dei votanti


Su Facebook il messaggio di Silvio Berlusconi: "Volevo ringraziare i siciliani per aver accolto il mio appello. La Sicilia ha scelto come io avevo chiesto la strada del cambiamento, di un cambiamento vero, serio e costruttivo basato sull'onestà, la competenza e esperienza. Ho incontrato nei giorni scorsi molti elettori siciliani, ho trovato rabbia e delusione ma anche voglia di ripartire. La vittoria di Musumeci è la vittoria dei moderati che credono nella possibilità di un futuro migliore".

"Emozionato ed orgoglioso per il risultati ottenuti in Sicilia. I voti della Lega sono stati determinanti per l'elezione di Nello Musumeci. Sempre più convinto della mia scelta di offrire a tutti i 60 milioni di italiani la nostra proposta politica fondata sull'onestà, concretezza e buona amministrazione". Così il segretario della Lega e presidente Ncs Matteo Salvini.

Il 'patto dell'arancino' ha funzionato, è stato un poco drammatico per la nostra linea, ma a livello politico è stato l'avvio di un percorso che ci vede vincenti in Sicilia e che ci deve insegnare che cosa gli italiani si aspettano da noi". Lo ha detto Giorgia Meloni, leader di FdI-An, a Catania, al comitato elettorale di Nello Musumeci.

Dal quartier generale del M5s
a Caltanissetta si fa sentire intanto Luigi Di Maio, che annulla il confronto tv previsto per martedì con Renzi ("Non è più leader"), e rilancia le ambizioni del Movimento: "Il voto non ci porta alla presidenza della Sicilia, ma da qui parte un'onda che tra 4 mesi ci può portare al 40% e a Palazzo Chigi. Molti astenuti siciliani si pentiranno di aver riportato in Regione chi ha speculato finora". E al termine di una campagna elettorale segnata dalle polemiche il M5s si spinge oltre. Manlio Di Stefano evoca il "rischio brogli" e Cancelleri si rifiuta di chiamare Musumeci: "E' una vittoria contaminata dagli impresentabili e dalla complicità dei media".

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