Papa, non guidate parlando al telefono, strade non sono piste F1
Il Papa critica "lo scarso senso di responsabilità da parte di molti conducenti, che sembrano spesso non avvedersi delle conseguenze anche gravi della loro disattenzione (per esempio con l'uso improprio dei cellulari) o della loro sregolatezza". "Ciò - osserva il Pontefice - è causato da una fretta e da una competitività assunte a stile di vita, che fanno degli altri conducenti come degli ostacoli o degli avversari da superare, trasformando le strade in piste di 'formula uno' e la linea del semaforo nella partenza di un gran premio". Papa Francesco lo ha detto ai dirigenti e al personale della direzione centrale per la Polizia stradale e ferroviaria, ricevuti in udienza nella Sala Clementina in occasione dei 110 anni della Polizia ferroviaria e dei 70 anni della Polizia stradale.
"A incrementare la sicurezza - ha detto poi il Papa alla Polizia stradale e ferroviaria - non bastano le sanzioni, ma è necessaria un'azione educativa, che dia maggiore consapevolezza delle responsabilità che si hanno nei confronti di chi ci viaggia accanto" e "questa azione di sensibilizzazione e accrescimento del senso civico, sia nel settore stradale che in quello ferroviario, dovrebbe trarre tutti i frutti possibili dall'esperienza che voi, uomini e donne della Polizia, accumulate ogni giorno sulle strade e sulle ferrovie, nel vostro contatto diretto con le persone e le problematiche".