Calo delle nuove partite Iva a dicembre: nell’ultimo mese del 2017 - fa sapere il Mef - sono state aperte 24.450 partite Iva con un calo del 5,7% su dicembre 2016. Il 54% delle nuove partite Iva è stato aperto da persone fisiche, il 37,1% da società di capitali, il 7,6% da società di persone; la quota dei «non residenti» e «altre forme giuridiche» rappresenta l’1,3% del totale degli avviamenti. Rispetto a dicembre 2016 solo le società di capitali mostrano un aumento di aperture (+2,2%), mentre le alte forme giuridiche hanno registrato un calo (persone fisiche -9,4%, società di persone -12,1%).

Guardando alla ripartizione territoriale, circa il 45% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,2% al Centro e il 32,6% al Sud e nelle Isole. Il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente segnala un numero limitato di regioni in attivo di avviamenti: Puglia (+12,2%), Liguria (+9,1%) e Molise (+2,1%) mentre le diminuzioni maggiori si registrano in Calabria (-25,9%), Sardegna (-24%) e nella provincia autonoma di Trento (-20,3%).

Il commercio, malgrado un vistoso calo (-11,8%), continua a registrare il maggior numero di avviamenti di partite Iva (il 23,7% del totale), seguito dai settori dell’agricoltura (13,1%) e dell’alloggio e ristorazione (10,3%). Rispetto a dicembre 2016 gli aumenti più consistenti si notano nella sanità (+3,6%), nei servizi alle imprese e nell’agricoltura (+2,1%). Le diminuzioni più rilevanti interessano il commercio, l’alloggio e ristorazione (-9,3%) e le attività artistiche e sportive (8,2%).

Relativamente alle persone fisiche il 63,4% delle nuove partite Iva è riferito a soggetti di sesso maschile. Il 42% delle nuove partite Iva è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 34,3% da soggetti nella classe 36-50 anni. Il 19,7% di coloro che a dicembre 2017 hanno aperto una partita Iva risulta nato all’estero. I soggetti che hanno aderito al regime forfetario risultano 4.421, pari al 18% del totale delle nuove aperture, con una flessione del 7% in confronto al mese di dicembre 2016.