Nel 2017 uccise 127 donne, nel 46% dei casi dal partner
Negli ultimi dieci anni gli omicidi delle donne sono calati del 20%, passando da 150 a 121. Ma l'incidenza delle vittime di genere femminile sul numero totale degli omicidi è aumentata di ben dieci punti dal 2007 ad oggi: dal 24% del totale al 34%. E' solo uno dei dati contenuti nello speciale che 'Poliziamoderna', la rivista della Polizia, pubblica in occasione dell'8 marzo per analizzare i dati e fare il punto su tutte le iniziative a tutela delle donne. "Non basta applicare la legge - scrive il capo della Polizia Franco Gabrielli - è necessario assicurare alla donna l'accoglienza, informazioni e sostegno necessari ad uscire dalla condizione di soggezione e isolamento". Perché una donna vittima di una violenza di genere è "vittima di violenza fisica, psicologica, economica e sociale". Secondo il capo della Polizia, l'ordinamento italiano "si è adeguato con un ampio spettro di strumenti e misure efficaci per il contrasto alla violenza di genere che, però, rimane una dolorosa attualità". Ed è per questo che la Polizia "vuole continuare ad essere in prima linea affinché quel valore di uguaglianza diventi effettivamente autentico e perché ogni episodio di violenza contro una donna è una sconfitta per tutti".
Lo speciale parte da un'analisi nel complesso dei cosiddetti 'reati spia', vale a dire maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenza sessuale. Su questo fronte l'incidenza delle vittime di sesso femminile sul totale delle vittime nel quadriennio 2014-2017 è scesa dall'82,89% al 78,56%. Tra i presunti autori delle violenze, inoltre, aumenta l'incidenza degli italiani rispetto agli stranieri: se nel 2014 era il 74%, nel 2017 la percentuale è salita al 76%. Quanto agli omicidi volontari, il fenomeno registra un calo del 20% negli ultimi 10 anni, dalle 150 del 2007 alle 121 del 2017. Nel 46% dei casi ad uccidere è il partner, nel 13% un ex compagno o marito, nel 38% dei casi un familiare e nel 3% un conoscente. La stragrande maggioranza degli omicidi, l'81% dei casi, avviene nelle mura domestiche o in contesti parentali.
Per quanto riguarda lo stalking nel 2017 la percentuale di incidenza di vittime di sesso femminile è stata del 73,52%, praticamente identica all'anno precedente mentre era del 76,98% nel 2014. Il 76% degli stalker è un ex partner, nel 12% dei casi un conoscente o un parente e nel 3% dei casi un vicino o il collega di lavoro. Dato in controtendenza, invece, quello delle violenze sessuali. Nell'ultimo biennio si è assistito infatti ad un incremento del 5% delle violenze sessuali passate dalle 4mila del 2015 alle 4.046 del 2016 e alle 4.261 dell'anno scorso. Le vittime italiane minorenni sono quasi il 21% (20,78%) mentre le straniere sono il 4,17%. Tra le maggiorenni, le italiane sono il 53% e le straniere il 22. La maggior parte delle violenze avviene in strada o in auto (54%) ma vi è anche un 2% di violenze che vengono commesse a scuola o in luoghi di culto. Gli autori sono nel 60% dei casi italiani e nel 40% stranieri.