Di Maio: «Nomi? Non ora» E chiede tempo a Mattarella
«Abbiamo aggiornato il Presidente della Repubblica su come stiano avanzando le varie interlocuzioni tra M5s e Lega su quello che è il contratto di governo. Sia io che Salvini siamo d’accordo sul fatto che nomi pubblicamente non ne facciamo. L’accordo di governo è il cuore di questo governo di cambiamento che siamo intenzionati a far partire il prima possibile». Lo dice il capo del M5s Luigi Di Maio, al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Come mai ancora tanto tempo? In fondo è solo la prima consultazione che facciamo» da quando c’è stato il via libera alla ricerca di un’intesa tra M5s e Lega, ha poi detto il leader M5s tornando nei suoi uffici alla Camera a chi gli chiedeva le ragioni del ritardo sui tempi attesi per le comunicazioni circa l’intesa.
Il contratto di governo «sul modello tedesco - ha spiegato Di Maio nella conferenza stampa al Quirinale -, mette dentro i punti programmatici delle due forze» M5s e Lega. «Noi lo sottoporremo ai nostri iscritti con un voto online che sarà chiamato a decidere se far partire questo governo con questo contratto o no».
Secondo il leader dei pentastellati, M5S è consapevole delle scadenze internazionali, ma chiede «qualche altro giorno» perché si sta scrivendo «il programma di governo per cinque anni». «Sono molto orgoglioso delle interlocuzioni e soddisfatti del clima che si respira - ha proseguito Di Maio -, ma soprattutto dei punti che si stanno portando a casa su temi come la legge Fornero, la lotta agli sprechi, la lotta alla corruzione, il carcere per chi evade, il fisco».
Ai colloqui al Quirinale ha partecipato la delegazione M5S, composta dal capo politico Luigi Di Maio e i capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli.