Bisesti, fedelissimo di Salvini eletto segretario della Lega
Mirko Bisesti, 29 anni, nella Lega da quando ne aveva 18, già collaboratore di Matteo Salvini e poi di Lorenzo Fontana al gruppo dell'Europarlamento, questa mattina è stato acclamato nuovo segretario della Lega nord Trentino. Unico in corsa, succede al deputato Maurizio Fugatti, candidato presidente in pectore del centrodestra autonomista per la conquista della guida della Provincia. Fedelissimo del leader nazionale, ha la missione di riunire il partito, dopo la spaccatura tra Fugatti e l'ormai ex senatore Sergio Divina, ma soprattutto di farlo crescere ancora, aprendolo a nuove forze, attratte come le api sul miele da quando la Lega si è affermata il 4 marzo come il primo partito del Trentino, raggiungendo il 27,5%, e naturalmente di vincere le elezioni provinciali con Fugatti presidente della Provincia.
Bisesti, lei è giovane ma è cresciuto nella Lega, sia politicamente che per la sua attività lavorativa al gruppo. Il suo nome è stato scelto a Trento o da Salvini?
La mia candidatura è stata scelta dal basso, proprio per la mia militanza ed è stata condivisa da tutti i vertici. Sono stato candidato sindaco ad Aldeno e tra i primi a portare il simbolo della Lega in un consiglio comunale del Trentino. Dei giovani che avevano iniziato con me quando avevo 18 anni siamo in tre e siamo rimasti anche quando c'è stato il periodo più difficile per la Lega.
Ora invece assumerà le redini del partito nel periodo più positivo. Che obiettivo si dà?
È vero che è un periodo assolutamente positivo per noi, ma anche importante e per questo dobbiamo cambiare alcune cose per riuscire a dare ad ottobre delle risposte serie e concrete ai trentini. E io mi impegnerò per presentare una squadra che sia il più competente e credibile possibile, con delle proposte programmatiche ambiziose ma strutturate bene, perché ci tengo a dimostrare che la Lega come partito perno del centrodestra, primo del Trentino alle elezioni politiche, può essere forza di governo per dare ai trentini un futuro migliore.
Quali cambiamenti pensa di portare alla Lega del Trentino?
Alcune novità nell'organizzazione e su cosa proporre e come comunicarlo.
Pensa di confermare i vicesegretari Diego Binelli e Roberto Paccher oppure no?
Le nomine le deciderò dopo il congresso. Però ho chiesto a loro di rimanere e darmi una mano, perché sono convinto che il singolo non vince, vince la squadra. Poi ci saranno innesti nuovi di persone che hanno entusiasmo e non sono legate a logiche di correnti, anche se il termine è sbagliato perché le correnti in Lega non esistono.
A proposito di divisioni. Sergio Divina non è stato ricandidato al Senato, pensa che potrebbe candidarsi alle elezioni provinciali di ottobre?
La decisione sulle ricandidature alle Politiche è stata presa dal segretario federale, che ha scelto il rinnovamento, quindi Divina non è stato l'unico. Riguardo alle elezioni provinciali non ne abbiamo parlato, dipende da lui e da come decideremo di fare la lista. Ma è sempre della Lega.
Come sceglierete i candidati della lista?
La nostra regola è che i candidati devono essere iscritti alla Lega. Io ci tengo però ad aprire il partito, perché noi siamo arrivati fino a qua ma abbiamo bisogno di coinvolgere altre persone e non vuol dire che saranno candidate sotto l'insegna della Lega.
Pensate di affiancare la lista del Carroccio con un'altra lista magari del presidente, se sarà confermato il nome da voi proposto di Maurizio Fugatti?
Questo non posso dirlo ora, ma siamo convinti di dover fare un discorso complessivo e globale e cerchiamo il sostegno di altre personalità oggi non iscritte alla Lega.
Vi serve una classe dirigente?
Nella Lega la classe dirigente c'è, ma penso che si possa confrontare con altri per dare risposte migliori rispetto a quelle date in vent'anni dal centrosinistra che hanno portato il Trentino allo sfascio.
Se andrà in porto il governo Lega-5 Stelle con Forza Italia all'opposizione, pensa che ci possano essere ripercussioni sulla compattezza del centrodestra in Trentino?
No, per le elezioni provinciali ci presenteremo insieme con l'obiettivo di vincere e mi auguro che sui temi riusciremo a convincere anche Borga e Kaswalder a fare parte della coalizione.