Pressioni indebite: Maroni condannato a un anno
Il Tribunale di Milano ha condannato a un anno e a 450 euro di multa Roberto Maroni, ex Governatore della Lombardia ed ex ministro dell’Interno, tra gli imputati per la vicenda con al centro presunte pressioni indebite per far ottenere un viaggio a Tokyo e un contratto di lavoro a due sue ex collaboratrici ai tempi del suo incarico al Viminale, Maria Grazia Paturzo e Mara Carluccio. Maroni è stato condannato per un solo capo di imputazione.
Maroni è stato condannato solo per la turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente in quanto, secondo l’accusa, avrebbe esercitato «pressioni» per far ottenere un contratto di collaborazione con Eupolis, ente di ricerca della Regione, a Mara Carluccio.
E per questo i giudici della quarta sezione penale del Tribunale, presieduti da Maria Teresa Guadagnino, hanno inflitto la stessa pena dell’ex Governatore all’allora capo della sua segreteria politica Giacomo Ciriello. E poi 10 mesi, 20 giorni e 300 euro di multa all’ex segretario generale della Regione Lombardia Andrea Gibelli, 6 mesi e 200 euro di multa a Mara Carluccio, l’unica a vedersi riconosciute le attenuanti generiche. Il collegio ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici per Maroni, Ciriello e Gibelli per la durata della pena, la sospensione condizionale della pena per tutti gli imputati.
La non menzione invece è stata disposta per tutti tranne che per l’ex Governatore.
I quattro sono invece stati assolti perchè il fatto non sussiste dall’accusa di induzione indebita per le presunte pressioni per far ottenere un viaggio a Tokyo a Maria Grazia Paturzo.
Il pm Eugenio Fusco aveva chiesto per Maroni 2 anni e mezzo, per Ciriello 2 anni e 2 mesi, per Gibelli 1 anno e 8 euro di multa e per Carluccio 10 mesi e 800 euro di multa.
Il collegio ha disposto pure, come chiesto dal pm, la trasmissione degli atti per falsa testimonianza per Grazia Paturzo, per Isabella Votino portavoce dell’ex Governatore, per l’avvocato Cristina Rossello, amica di Paturzo e parlamentare di Forza Italia e per l’allora dg di Eupolis Alberto Brugnoli. Le motivazioni saranno depositate in 90 giorni.
«Vengo assolto e condannato allo stesso tempo. Un colpo al cerchio e una alla botte»: è il commento di Roberto Maroni alla sentenza del Tribunale di Milano che lo assolve dal reato di induzione indebita e lo condanna «per una raccomandazione mai fatta». «Sono deluso, ma non mi scoraggio - fa sapere l’ex presidente della Lombardia -: ribadisco la mia totale estraneità a qualsiasi comportamento illecito e proprio per questo sono certo che in appello verrò completamente assolto».