Biancofiore: attaccano Salvini, ma il censimento in Alto Adige?
La deputata Fi Michaela Biancofiore definisce «aberrante lo spudorato j’accuse a Salvini» e evidenzia «il silenzio assordante e l’ipocrisia del Pd e dei partiti della sinistra ma anche delle comunità varie, del Parlamento italiano e dell’Europa, che tacciono sul censimento etnico razziale previsto in Alto Adige fin dallo Statuto del 1972 alla base del meccanismo discriminatorio e divisivo della proporzionale linguistica che doveva cessare dopo 30 anni dalla emanazione dello statuto stesso e che viceversa vige immutata nella sua missione di ridurre e annichilire il gruppo italiano immigrato dopo la vittoria dell’Italia sull’Austria e l’annessione del 1918».
«Ora nella sollevazione bigotta di tutto l’arco parlamentare italiano sulle parole di Salvini, che se hanno un merito è quello di aver contribuito a squarciare la dimenticanza del clamoroso caso Alto Adige, mi auguro che il Parlamento italiano in toto sposi insieme alle riforme necessarie, il mio disegno di riforma costituzionale dello statuto d’Autonomia del Trentino Alto Adige che prevede appunto la cancellazione ignobili anacronistici meccanismi etnico-razziali», afferma Biancofiore.