Amnesty: «Violazioni continue al confine tra Francia e Italia»
Amnesty International denuncia "violazioni sistematiche" dei diritti di rifugiati e migranti al confine franco-italiano, in seguito a una missione di osservazione realizzata i 12 e 13 ottobre, nella zona di Briancon, nelle Alpi francesi, non lontano dal villaggio italiano Clavière oggetto delle recenti polemiche legate allo sconfinamento da parte della gendarmeria francese. "Il Governo francese la smetta di fare orecchie da mercante", scrive Amnesty in un documento pubblicato sul suo sito internet.
"L'episodio degli agenti della Gendarmeria francese che hanno sconfinato per riportare in Italia due migranti lascia letteralmente sconcertati. Domani partirò per Bruxelles, per la riunione del Consiglio europeo, e avrò un incontro con il Presidente francese Macron e sarà questa l'occasione per acquisire in prima persona chiarimenti - che abbiamo già richiesto tramite la Farnesina - e soprattutto per avere garanzie che tali episodi non si verifichino mai più". Lo scrive il premier Giuseppe Conte su Facebook.
L'Eliseo ribadisce che lo sconfinamento dei gendarmi francesi a Clavière, in territorio italiano, è stato un "errore" ma denuncia una "strumentalizzazione politica individuale" da parte del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha rifiutato le scuse della Francia. "Bisogna relativizzare le cose", ha aggiunto l'Eliseo, citato sul sito di Le Figaro, spiegando: "E' un errore, la prefettura lo ha riconosciuto. C'è stata un'incursione, non prevista né conforme agli ordini, in territorio italiano, dove sono stati depositati due individui". "Gestiamo insieme una frontiera comune e puntualmente, dalle due parti, ci sono piccoli incidenti deplorevoli, di cui abbiamo dato atto": fonti dell'Eliseo commentano così il caso dello sconfinamento dei gendarmi a Clavière, in territorio italiano, denunciato sui social network dal vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
Ma il ministro dell'Interno Matteo Salvini insiste: "Dopo il furgone della gendarmeria avvistato a Claviere stanno emergendo altri episodi inquietanti. Non ci interessano le giustificazioni, peraltro ridicole, né le indagini interne avviate dai francesi. Parigi deve comunicarci immediatamente le identità degli immigrati lasciati nei boschi. Nomi, cognomi, nazionalità, date di nascita". "La gendarmeria - chiede Salvini - è abituata a scaricare delle persone in mezzo al nulla? L'ha fatto anche con dei minori? Ci sorprende la timidezza dell'Europa e degli organismi internazionali, solitamente solerti a bacchettare l'Italia". "Faccio gli auguri di buon lavoro - prosegue - al nuovo ministro dell'Interno francese, Castaner, con l'auspicio possa controllare i suoi uomini meglio di quanto abbiano fatto i suoi predecessori".
In mattinata Salvini era stato netto. "Abbandonare degli immigrati in un bosco italiano non può essere considerato un errore o un incidente. Quanto successo a Claviere è un'offesa senza precedenti nei confronti del nostro Paese, e mi chiedo se gli organismi internazionali - a partire dall'Onu fino all'Europa - non trovino "vomitevole" lasciare delle persone in una zona isolata senza assistenza. Siamo di fronte a una vergogna internazionale, e il signor Macron non può far finta di nulla. Non accettiamo le scuse".
"Chi erano - chiede Salvini- questi immigrati? Da dove venivano? Perché sono stati abbandonati? E ancora: per la civile Parigi è normale scaricare delle persone nei boschi? Perché i francesi parlano di 'gendarmi che non conoscevano la strada', se poi il furgone è rientrato nel proprio paese a gran velocità e senza esitazioni? Andremo fino in fondo", conclude il ministro. Intanto i pm di Torino indagano su un altro episodio di sospetto sconfinamento in territorio italiano da parte di forze dell'ordine francesi che, lo scorso agosto, hanno controllato due cittadini residenti a Claviere. Sul caso, che va ad aggiungersi a quello notato venerdì scorso da agenti della Digos nella zona di Cesana, stanno indagando i pm. Due cittadini italiani residenti a Claviere sarebbero stati avvicinati e controllati da 4 uomini armati in tuta mimetica militare "verosimilmente francesi" in territorio italiano.