Autonomia speciale? Ci pensa il Governo
La modifica dello Statuto di Autonomia? Per il premier Conte «compete pienamente allo Stato». E la dichiarazione fa preoccupare soprattutto Bolzano.
«Il governo segue e seguirà l’iter con vigile attenzione, le Camere, nell’ambito della propria autonomia di valutazione e decisione, esamineranno i due disegni di legge di natura costituzionale» che riguardano le competenze delle province di Trento e Bolzano. Così ha detto oggi il premier Giuseppe Conte nel corso del Question time alla Camera replica all’interrogazione (dell’onorevole Schullian della Svp) sull’attribuzione alle «Province autonome di Trento e Bolzano della competenza primaria in materia di ambiente ed ecosistema».
«Vorrei ricordare - dice Conte - che l’articolo 116 della Costituzione prevede che il Friuli, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta dispongono di forme particolari di autonomia secondo i rispettivi statuti speciali, adottati con legge costituzionale. Ebbene, per la modifica dello Statuto, l’iniziativa come previsto dal combinato disposto dell’articolo 71 della Costituzione e dell’articolo 103 dello statuto speciale del Trentino Alto Adige appartiene al governo, al Parlamento e al Consiglio regionale su proposta dei consigli delle province autonome.
«Pertanto, le norme costituzionali citate - conclude Conte - bene individuano le modalità per l’eventuale integrazione delle competenze attualmente previste all’articolo 8 dello Statuto. E a conferma della procedura indicata si segnalano i due disegni di legge di natura costituzionale: il primo in materia di competenza esclusiva della regione e province autonome di Trento e Bolzano e il secondo per l’attribuzione dell’autonomia integrale alle province di Trento e Bolzano».
Non l’ha presa bene il parlamentare Svp: «Non posso dichiararmi soddisfatto della risposta del governo alla mia interrogazione sulle competenze primarie delle Province autonome di Trento e Bolzano in materia urbanistica, perché il problema che io ho posto è quale sia l’idea anche politica del governo in ordine a quello che io chiamo “ripristino dell’autonomia speciale”. Autonomia che è stata svuotata da parte della Corte costituzionale con interventi abbastanza sorprendenti. Il presidente del Consiglio nella sua risposta si è limitato a citare quanto previsto dalla Costituzione in merito al meccanismo decisionale ma questo a noi è ben noto e non era su questo che abbiamo chiesto al governo di esprimere i propri orientamenti» afferma Manfred Schullian, presidente del Gruppo Misto e deputato della Svp in relazione al question time.
«Ho chiesto al governo di sapere se intenda avviare un confronto con le province autonome al fine di attribuire alle stesse la competenza primaria in materia di ambiente ed ecosistema e dunque riempire di contenuto dette competenze, ricordando che una discussione analoga è già stata avviata e si sta svolgendo ai fini dell’istituzione di un regionalismo differenziato a norma dell’articolo 116, comma 3, della Costituzione. Il presidente del Consiglio ha evitato di rispondere nel merito. Ne prendiamo atto con preoccupazione», ha concluso Schullian.
Frasi che hanno fatto drizzare le orecchie a molti. Ad esempio a Ugo Rossi, presidente della passata legislatura provinciale, che ha subito commentato su Twitter: «Sempre difficile il cammino dell’autonomia! Autonomisti di Trento e di Bolzano sempre vigili!»