Europee, Bisesti resta a Trento Non sarà candidato
Colpo di scena nella Lega. Mirko Bisesti non si candida alle Europee. L’annuncio ieri mattina: «Continuerò a fare l’assessore provinciale, Salvini ha capito. Lo ringrazio».
L’ufficialità è arrivata in serata con un video postato dal diretto interessato su Facebook.
L’ordine da Milano alla sezione della Lega trentina è quello di sostenere la candidatura del ministro Lorenzo Fontana nella circoscrizione del Nord-Est (Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Emilia Romagna).
Per quanti nel Carroccio locale speravano di vedere Bisesti andare a Bruxelles per sfilargli la direzione del partito oppure per entrare in Consiglio o in giunta - la fila era lunga - al suo posto è una doccia scozzese. Le sorprese però potrebbero non essere finite qui. Sul fronte delle suppletive attualmente in pole position ci sono Martina Loss per il collegio di Trento e Alessandro Savoi per la Valsugana.
Nelle ultime ore è tornato a circolare il nome di Sergio Divina. L’ex senatore non commenta: «Con i vertici nazionali ho ottimi rapporti, ma non sono stato contattato da nessuno. Sono comunque così legato al partito che se mi chiedessero di fare qualcosa per il suo bene io non potrei tirarmi indietro».
Tornando alla notizia del giorno, il corteggiamento del vicepremier nei confronti di Mirko Bisesti - tra i due esiste un rapporto d’amicizia di vecchio corso - è durato per mesi. Un corteggiamento che sembrava essersi concluso nel modo sperato da Matteo Salvini. A tal punto che Alessandro Savoi, presidente della Lega, in un’intervista si era sbilanciato annunciando che il suo segretario era sicuramente uno dei candidati del Carroccio per le europee. Non è stato così.
«Con Matteo Salvini - afferma l’assessore - ci sentiamo spesso. Non è un mistero che la possibilità che io corressi per un posto nell’Europarlamento è stata concreta. Ci ho pensato tanto e se ciò non è successo lo devo anche al rispetto che ho nei miei elettori». Sulle scelte finali di Mirko Bisesti è pesato il timore che l’interruzione del suo mandato da assessore per andare a Bruxelles non sarebbe stata capita da chi lo ha votato alla provinciali. «Ho ricevuto 3.910 preferenze - spiega l’esponente della giunta presieduta da Maurizio Fugatti - Non me la sono sentita di deludere chi mi ha dato così tanta fiducia. Una fiducia che voglio ripagare».
E aggiunge: «A Matteo Salvini, e su questo lui alla fine mi ha dato ragione, ho fatto presente che è troppo importante per la Lega fare bene in Trentino. È una sfida che va vinta. Da parte della controparte, ci tengo a sottolinearlo, ho ricevuto la massima comprensione. Per me è stato un onore che Matteo abbia pensato a me».
C’è però, da parte sua, qualche non detto.
La consapevolezza, cioè, che da eurodeputato per lui sarebbe stato difficile continuare a essere segretario della Lega trentina. C’erano già i nomi che erano pronti a prendere il suo posto. Gente, della vecchia guardia, che non lo ama e che ieri, dietro l’anonimato, ha voluto dare una diversa chiave di lettura sulla non discesa in campo alle europee di Mirko Bisesti: «La verità è che l’hanno bocciato. Il suo nome non era considerato forte e a Milano si sono orientati altrove».