Grillo attacca Salvini: «Ha pensieri di un livello da spaghetti western. Lo manderei a calci a a lavorare»
La polemica nella maggioranza di governo si infiamma. «Ritengo le idee di Salvini allo stesso livello dei dialoghi di uno spaghetti western. Lo manderei a calci a fare il suo lavoro al Viminale... però siamo al Governo, dobbiamo essere più consapevoli»: così Beppe Grillo, caustico con il leader leghista, in un’intervista a «7» del Corriere della Sera, in edicola da domani.
«Lotta alla corruzione, reddito di cittadinanza, class action, dignità dei lavoratori»: ecco le battaglie cardine del M5S secondo il fondatore e garante del movimento. E sui vaccini, per i quali è stato molto attaccato dai no-vax delusi negli ultimi mesi, dice: «È ridicolo essere contro i vaccini in sé, ma decidere l’obbligo è una questione politica, non scientifica».
Irritata la replica di Salvini, che negli ultimi giorni è stato criticato anche da altri esponenti cinquestelle, a cominciare dall’altro vicepremier, Luigi Di Maio, che accusa il collega ministro degli Interni di fomentare un clima di tensione e di polemica nella società italiana, nonché di provocare scossone negativi alle finanze pubbliche quando parla di deficit da sforare.
«La Lega vuole continuare a lavorare, se i Cinque stelle vogliono continuare a litigare o hanno nostalgia di accordi con la sinistra lo dicano chiaramente. Se Di Maio e Grillo pensano di andare avanti insultando me e la Lega e l’Italia tutti i giorni, non penso sia cosa utile». è la risposta piccata di Salvini.
Beppe Grillo caustico con il leader leghista, in un’intervista a «7» del Corriere della Sera, in edicola da domani.
«Lotta alla corruzione, reddito di cittadinanza, class action, dignità dei lavoratori»: ecco le battaglie cardine del M5S secondo il fondatore e garante del movimento. E sui vaccini, per i quali è stato molto attaccato dai no-vax delusi negli ultimi mesi, dice: «È ridicolo essere contro i vaccini in sé, ma decidere l’obbligo è una questione politica, non scientifica».
Irritata la replica di Salvini, che negli ultimi giorni è stato criticato anche da altri esponenti cinquestelle, a cominciare dall’altro vicepremier, Luigi Di Maio, che accusa il collega ministro degli Interni di fomentare un clima di tensione e di polemica nella società italiana, nonché di provocare scossone negativi alle finanze pubbliche quando parla di deficit da sforare.
«La Lega vuole continuare a lavorare, se i Cinque stelle vogliono continuare a litigare o hanno nostalgia di accordi con la sinistra lo dicano chiaramente. Se Di Maio e Grillo pensano di andare avanti insultando me e la Lega e l’Italia tutti i giorni, non penso sia cosa utile». è la risposta piccata di Salvini.