La deputata Emanuela Rossini lascia il Patt dopo lo scontro sulla fiducia al governo Conte bis
La deputata trentina Emanuela Rossini, eletta alla Camera per la prima volta nel 2018, lascia il Patt.
Lo ha annunciato lei stessa in un comunicato: «Con il mio voto di fiducia al nuovo governo, che ha disatteso la linea del Patt ho voluto garantire al Trentino quegli strumenti di negoziazione e mediazione tra Trento e Roma in un modo diverso dalla sola contrapposizione, perché il dialogo in politica è l’unica strada».
«Alla luce di quanto emerso, anche sulla stampa trentina, questa mia scelta - prosegue Rossini - ha fatto cadere le condizioni per poter proseguire il mio percorso parlamentare all’interno del Partito autonomista trentino tirolese. Lascio dunque il partito e proseguo il mio lavoro in parlamento garantendo un impegno costante e vigile su tutte le questioni che riguardano la nostra Autonomia speciale, nel rispetto della Costituzione e delle regole della democrazia, in un rapporto costruttivo con l’Europa e con una particolare attenzione al futuro dei giovani - conclude la Deputata trentina - in linea coerente con quel progetto e quelle linee politiche che mi hanno portato a candidare nel 2018».
Rossini dopo il suo voto di fiducia al Conte bis era stata duramente attaccata dall’ex governatore Ugo Rossi e dal segretario del Patt, Simone Marchiori, per non essersi attenuta alla linea dell’astensione, la stessa scelta dai cugini della Svp.