La Nasa torna sulla Luna, due posti per gli europei e AstroSamantha sogna
«Sono un’astronauta. Andare sulla Luna è ovviamente il mio sogno. La Nasa assegnerà un paio di posti agli astronauti europei per andare sul Gateway, chissà». Nell’attesa, Samantha Cristoforetti - che ha trascorso 199 giorni in orbita tra il 2014 e il 2015 - racconta in un’intervista di essere appunto impegnata nel progetto «che si chiama Gateway, a guida Nasa, ma con un ruolo importante dell’Agenzia spaziale europea, per costruire una base orbitante attorno alla Luna» perché Orion, l’astronave che porterà gli astronauti sul Gateway, «è per metà europea».
Secondo l’astronauta italiana originaria di Malé, 42 anni, il primo modulo della base orbitante «dovrebbe essere lanciato nel 2022, dovrebbe essere una missione di 6 mesi e per il primo allunaggio si prevede il 2024». «Io - racconta ancora - seguo il progetto dall’European astronaut center di Colonia, ma siamo ancora alla fase del disegno». E nella sua qualità di astronauta fa «da interfaccia con tecnici e ingegneri per mettere a punto tutti gli aspetti necessari del vivere a bordo: la funzione dormire, la funzione consumare il cibo, la funzione toilette e igiene».
Oltre alle cinque lingue che sa già parlare correntemente, nel frattempo studia il cinese: «Ho passato l’esame di quarto livello. So fare una conversazione semplice» dice.
Nella scorsa missione ha letto una favola di Rodari per dare dallo spazio la buonanotte ai bambini del mondo. Questa volta sulla Terra c’è una bambina in più, sua figlia Kelsey Amal, 3 anni. Sta preparando una fiaba anche per lei? «In verità non ci ho ancora pensato», risponde Cristoforetti. E a sua figlia cosa dirà prima di partire per la nuova missione? Risposta, anche un po’ piccata: «Ma perché fate questa domanda a me e mai a un astronauta uomo?».
Pilota dell’Aeronautica Militare, studi superiori prima a Bolzano poi a Trento, laurea in ingegneria meccanica presso l’Università Tecnica di Monaco di Baviera e poi in scienze aeronautiche, Samantha Cristoforetti è la prima donna italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea.
La prima missione spaziale cui ha preso parte è stata denominata Iss Expedition 42/43 Futura e ha previsto, con partenza il il 23 novembre 2014, il raggiungimento della Stazione Spaziale Internazionale a bordo di un veicolo Sojuz. Nel programma della missione vi sono stati esperimenti sulla fisiologia umana, analisi biologiche e la stampa 3D in assenza di peso, al fine di sperimentare, tra l’altro, anche la possibilità di stampare pezzi di ricambio per la stazione stessa in assenza di gravità e senza dover dipendere dagli invii da terra.
Durante la missione la Cristoforetti, avvalendosi delle potenzialità dei nuovi mezzi di comunicazioni di massa e dei social network in particolare, ha dato luogo ad una linea diretta col pubblico degli internauti, nella quale ha comunicato e condiviso le bellezze e le scoperte dello spazio, ed è stata protagonista di collegamenti con Carlo Conti e Fabio Fazio, durante trasmissioni televisive note al grande pubblico come la terza serata del Festival di Sanremo del 12 febbraio 2015.
L’11 giugno 2015, dopo 199 giorni di permanenza sulla stazione spaziale internazionale, è rientrata sulla Terra, in Kazakistan.
Alla Cristoforetti è stato dedicato un asteroide denominato «15006 Samcristoforetti» ed è stata conferita l’onorificienza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana.