Bonafede, il Senato respinge le mozioni di sfiducia dopo l'annunciato no di Renzi

L'Aula del Senato boccia la mozione di sfiducia del centrodestra nei confronti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. I voti a favore sono stati 131, 160 i contrari, un astenuto. Bocciata anche la mozione di sfiducia presentata da +Europa: 158 no, 124 sì, 19 astenuti 

Emma Bonino di +Europa attacca: 'E' il ministro del sospetto, non giova all'Italia'. E da Twitter Matteo Orfini: 'No alla sfiducia ma la gestione è pessima'. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi sottoliena: 'E' l'intervento tra i più difficili della mia vita'. Il segretario della lega Matteo Salvini: 'Voteremo anche la mozione Bonino'. Bonafede nel suo intervento: 'Sulla vicenda Di Matteo sgomberati gli pseudo dubbi'. Matteo Renzi: 'Votiamo no, rifiutare cultura del sospetto'.

Nutrita la presenza del governo nell'Aula del Senato. Accanto al Guardasigilli ai banchi del governo ci sono Roberto Speranza, Luigi Di Maio, Dario Franceschini, Federico D'Incà, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro e Teresa Bellanova. Anche in Aula ci sono numerosi senatori. Il dibattito è stato lungo e teso.

«Sulle scarcerazioni c’è stata troppa superficialità, sulle riforme c’è ancora troppo da fare. Bonafede faccia il ministro della Giustizia e non il ministro dei giustizialisti e vedrà che ci avrà al nostro fianco». Lo ha detto nell’Aula del Senato Matteo Renzi (Iv) in dichiarazione di voto contrario e decisivo sulla sfiducia al ministro Bonafede.
«La battaglia contro la cultura mafiosa non ci deve vedere divisi. Noi siamo garantisti ma non vuol dire che siamo buonisti. Quando Andrea Orlando nel 2016 venne a dirmi che Provenzano stava morendo e veniva chiesto di farlo morire a casa noi che siamo per la giustizia abbiamo preso un impegno, mantenuto anche per Totò Riina: garantirgli il massimo delle cure possibili ma sono morti in carcere perchè quello era il loro posto», ha concluso.

«Mi auguro - sostiene Renzi - che questa riflessione abbia colpito, che abbia fatto riflettere Bonafede, che è persona assolutamente non avvicinabile dalla mafia. Essere additati ingiustamente sui giornali con le proprie famiglie e subir l’onta di un massacro mediatico fa male.
La politica, non il populismo ci guidano. Non è il giustizialismo, ma la giustizia».

«Votiamo contro la sfiducia al ministro Bonafede perché è un atto di propaganda politica, di cui l’Italia in questa fase non ha assolutamente bisogno.» Così intervento in aula la senatrice della Svp e presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger. «La giustizia ha tanti problemi, dalla durata dei processi, al sovraffollamento delle carceri, al fatto che la troppa burocrazia che, tra le varie cose, sta impedendo la costruzione del nuovo carcere di Bolzano, su cui la Provincia sta attendendo da anni.
Un’opposizione responsabile faccia, soprattutto in un periodo di emergenza, proposte in questo senso, piuttosto che muovere accuse così infondate nei confronti del Ministro e con il solo scopo di far cadere il governo», ha detto Unterberger.

La vicenda che riguarda Nino Di Matteo "è stata ormai a dir poco sviscerata in ogni sua parte". E "sono stati ampiamente sgomberati tutti gli pseudo-dubbi". Lo ha detto al Senato il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, ribadendo che la scelta del capo del Dap fu discrezionale. Sulla scelta del capo del Dap che portò il ministro della Giustizia a scegliere Francesco Basentini invece di Nino Di Matteo non ci fu "nessun condizionamento. Non sono più disposto a tollerare alcuna allusione o ridicola illazione". "E' totalmente falsa l'immagine di un governo che avrebbe spalancato le porte delle carceri addirittura per i detenuti più pericolosi", ha sottolineato Bonafede. I giudici che hanno scarcerato i detenuti in questi ultimi mesi lo hanno fatto in base a leggi "in vigore da 50 anni e che nessuno aveva mai cambiato".

"La Lega voterà anche la mozione di sfiducia di Più Europa. Serve un ministro della giustizia che sia in grado di gestire le carceri, che assicuri che i boss non escano di galera, che ci sia certezza della pena": così il segretario della Lega Matteo Salvini.

"Una mozione di sfiducia va letta nel merito, credo che sia giusto respingerla proprio perché non ci sono gli elementi di merito. Accanto a questo ovviamente c'è una discussione sul lavoro importante che il ministro Bonafede dovrà fare nei prossimi mesi, sulla riforma di differenti ambiti del mondo della giustizia e credo che la coalizione, pur nelle differenze che ci sono su questi temi, possa lavorare insieme in maniera coesa": lo ha detto a 'Start', su Sky TG24, il ministro per gli Affari europei Vincenzo Amendola parlando della mozione di sfiducia al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in discussione oggi al Senato.

 "Ascolteremo il ministro della giustizia. Il ministro sa bene, che ci sono temi sensibili sul giustizialismo, noi continuiamo a pensarla in modo diverso come sulla prescrizione. Allora aspettiamo che il ministro dia segnali importanti in questa direzione. Sulla base di questo si esprimerà il nostro voto in Senato". Cosi la ministra delle Politiche agricole,Teresa Bellanova, ospite della trasmissione 'Circo Massimo' su Radio Capital in merito alle mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.


"Sulla mozione della Bonino, ci sono degli elementi che non condivido, né utilizzerò i voti di FdI per far alzare la posta a Renzi. Noi votiamo alla seconda chiama, vediamo prima se l'ha votata Renzi". Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, ad Agorà Rai Tre, sulla mozione Bonino di sfiducia a Bonafede.

"Caro Matteo Renzi oggi hai la possibilità di essere coerente. Vota la mozione Azione-Più Europa di sfiducia a Bonafede. Non si può andare avanti a giravolte e penultimatum mentre l'Italia affonda. L'ora delle chiacchiere è finita. Coraggio". Lo scrive su twitter Carlo Calenda, leader di Azione.

 


IL DIBATTITO IN AULA

 

 
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