In Trentino un piano anti-Covid da 40,7 milioni Misure nei territori per intercettare i "focolai" Più posti in rianimazione e 84 nuovi infermieri

di Angelo Conte

Roma porta in dote 40,7 milioni di euro da spendere tra il 2020 (33 milioni circa) e 2021 (7 milioni circa) per la sanità trentina. Li prevede il decreto Rilancio pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale che chiede un potenziamento dell’attività sanitaria di prevenzione e risposta all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid. Le risorse, ha spiegato l’assessore provinciale alla sanità Stefania Segnana (Lega) nella seduta in videoconferenza del Consiglio provinciale, serviranno per un piano di riorganizzazione del sistema sanitario provinciale in funzione anti-Covid.
Si prevede di portare stabilmente i posti delle terapie intensive a 76 contro gli attuali 50.

Le risorse prevedono anche un rifacimento degli spazi adibiti a pronto soccorso negli ospedali trentini in modo tale da avere percorsi e spazi che consentano di isolare i pazienti che potrebbero avere il Covid-19. E l’assunzione di 84 infermieri.

Inoltre verrà realizzata una Centrale operativa provinciale, già prevista nel documento di politica sanitaria pre-Covid, che svolgerà funzioni di raccordo con tutti i servizi sanitari e socio-sanitari e con il sistema di emergenza urgenza, anche mediante strumenti informativi e di telemedicina.

Per rafforzare l’offerta di risposta all’emergenza sanitaria verrà adottato in Trentino quindi un «Piano a 360 gradi» con specifiche misure di sorveglianza attiva in collaborazione con i medici di medicina generale e le unità di continuità assistenziale, con l’obiettivo di «intercettare tempestivamente eventuali focolai» ha detto Segnana.

 

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