Bomba d'acqua a Palermo: due morti in un'auto sommersa e due bimbi in ipotermia
Storia e luoghi sono noti: basta un acquazzone e le solite zone della città si allagano, da anni, da decenni.
Ma stavolta a Palermo è finita in tragedia: due i morti, molti gli automobilisti soccorsi nei sottopassi e negli avvallamenti stradali, mentre i vigili del fuoco sono al lavoro per tirare fuori dal fango le auto abbandonate dagli automobilisti che si sono messi in salvo a nuoto, come mostrano le immagini agghiaccianti di video amatoriali girati dai residenti dell’area più colpita, viale Regione siciliana, la circonvallazione sud di Palermo.
Il temporale ha funestato l’Isola da occidente a oriente, ma la bomba d’acqua che si è abbattuta su Palermo nel primo pomeriggio non ha lasciato scampo per circa tre ore consecutive, intercalata da brevissimi cali d’intensità. Le prime notizie registravano allagamenti in negozi e abitazioni dei piani bassi, poi il soccorso di alcuni automobilisti in via Imera, da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco. Tutto ciò era già accaduto tante volte nel capoluogo siciliano, rassegnato a subire danni dalla pioggia. Nella prima serata, però, è arrivata la conferma dei morti: due persone intrappolate in auto in uno dei tanti sottopassi sommersi dall’acqua lungo la Circonvallazione. I due, un uomo e una donna, secondo alcuni testimoni sembra avessero in un primo momento tentato di abbandonare l’automobile: non riuscendovi, vi sono rientrati e lì hanno trovato la morte. Poco dopo due fratellini, il più piccolo di soli nove mesi, sono stati portati in ospedale per ipotermia: erano in auto coi genitori, anche loro in quel punto maledetto della città.
Le persone infreddolite, che battevano i denti ai lati delle carreggiate di viale Regione siciliana, una strada a quattro corsie, sono state soccorse dalle forze dell’ordine che hanno requisito teli termici e coperte negli ospedali, almeno in quelli che non hanno subito danni, come è accaduto, invece, al Buccheri La Ferla, lungo la litoranea, nella zona nord della città, dove l’acqua si è fatta largo invadendo diversi locali.
Le immagini lasciano sgomenti: alcune zone del capoluogo siciliano sono devastate, lo è anche il borgo marinaro di Mondello, un obiettivo «facile»: non c’è pioggia, anche di moderata intensità, che non provochi danni.
L’emergenza e i morti non consentono che ci si dedichi alle polemiche, ma le prime avvisaglie ci sono già: il Comune lamenta il mancato allarme da parte delle autorità preposte. Ma Matteo Salvini va giù duro: «Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando - dice - dimentica i cittadini e basta un temporale e la città finisce sott’acqua, per non parlare delle bare accatastate al cimitero dei Rotoli». E il governatore siciliano Nello Musumeci afferma che tragedie come questa dimostrano che vanno ripensate le politiche di prevenzione e salvaguardia del territorio.
Su Palermo, spiega il meteorologo di 3bmeteo.com, Edoardo Ferrara, sono caduti in alcuni punti fino a 125 millimetri d’acqua. Si è trattato di un violento temporale, spiega l’esperto, cosiddetto «autorigenerante»: anziché transitare continua ad alimentarsi in loco.