Coronavirus, in Veneto tampone raccomandato anche a chi rientra dalla Francia del sud
Tampone coronavirus raccomandato dalla Regione Veneto ai viaggiatori che rientrano dal sud della Francia, l'area vicina al confine spagnolo, fra Tolosa, Perpignan e Agde ma anche più su, fino a Montpellier. L'invito è stato lanciato ieri, 20 agosto, dal presidente, Luca Zaia, ai cittadini affinché si avvalgano dell'opportunità offerta dal sistema sanitario di effettura il tampone. I controlli dei viaggiatori provenienti da quest'area della Francia, dove sarebbero stati rilevati cluster di coronavirus potrebbero presto diventare una prescrizione contenuta in un'ordinanza regionale.
Al momento in Veneto, come nelle altre regioni, sussiste l'oblligo di sottoporsi al test entro 48 ore per i viaggiatori provenienti da Grecia, Croazia, Spagna e Malta. Negli scali aeroportuali di Venezia e di Verona sono attive dal 15 agosto le aree sanitarie che offrono la possibilità di effettuare il tampone subito dopo l'atterraggio, con esito e relativa documentazione entro 24 ore, il che consente di comprimere i tempi di attesa in isolamento domiciliare. In alternativa è possibile svolgere in via privata il test all'estero, nelle 78 precedenti il rientro in Italia (il costo medio è di circa cento euro) oppure ci si può iscrivere nel sito dell'Azienda sanitaria di riferimento (l'Apss per il Trentino) comunicando il ritorno da uno dei Paesi considerati "a rischio" e chiedendo un appuntamento per fare il tampone in uno dei punti prelievo sul territorio (in provincia sono undici, tutti con la modalità del tampone in automobile).
Per tornare alla Francia meridionale, il focolaio principale riguarderebbe Cap d'Agde, nel dipartimento dell'Hérault (regione Occitania), una delle più frequentate stazioni balneari d'Oltralpe. L'allarme in Veneto sarebbe scattato in seguito alle notizie di positività di ritorno da vacanze a Cap d'Agde e dintorni rilevate in Austria e in altri Paesi europei.