Dpcm in arrivo: solo nelle zone rosse negozi chiusi e "confinamento" Coprifuoco in tutta Italia dalle 22
In arrivo stasera il testo definitivo del dpcm anti-covid, dopo l'ultimo confronto fra governo e Regioni. Le disposizioni del nuovo decreto si applicano dal 5 novembre 2020 al 3 dicembre 2020, si legge nella bozza.
Si prevede una strategia territoriale, che sorveglia l'anamento epidemico delle singole zone e le inserisce in aree di rischio secondo una serie di parametri di analisi epidemiologica.
La scuola, secondo il testo del governo, sarà in presenza solo fino alla prima media, per quanto riguarda le zone rosse.
Nella maggioranza si sarebbe raggiunta l’intesa sulle altre misure nazionali, dalla chiusura dei centri commerciali nei week-end allo stop ai musei e alle mostre, fino alle limitazioni alla mobilità da per e per le Regioni in fascia rossa.
Il coprifuoco riguarderà tutta l'Italia, comprese le zone attualemte a rischio minore (fra le quali dovrebbe rientrare il Trentino) e al momento l'ipotesi è di farlo scattare alle 22.00 e durare fino alle 5.00: in questa fascia oraria «sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone, per tutto l'arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi», si legge nella bozza di dpcm.
Gli indicatori per stabilre se una Regione o provincia sia o meno zona rossa sarebbero 21, fra i principali dei quali, naturalmente, figurano la situazione ospedaliera (cioè l’incidenza dell’epidemia sul sistema sanitario locale) e l’indice Rt di replicazione dei contagi.
Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell'Iss - quelle caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di massima gravità «è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori»: il provvedimento - che sarà adottato con ordinanze del ministro della salute - può riguardare intere "regioni o parti di esse".
La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti "all'interno dei medesimi territori", dunque una sorta di quarantena a livello comunale o provinciale.
Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio. La bozza del dpcm all'articolo 1 ter prevede: «Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari».
Il provvedimento in zone rosse ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l'asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive. Resta invece consentita l'attività motoria in prossimità della propria abitazione e con obbligo della mascherina e l'attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale.
Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche «ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza» salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.
La bozza del nuovo dpcm prevede che a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale sia consentito "un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento"; ciò con esclusione, però, del "trasporto scolastico dedicato".
Lo smart working va portato ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione". Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo livello di smart working.
La bozza di Dpcm contiene anche la "forte raccomandazione" dell'utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati per i quali dunque, anche questa volta, non sono previsti obblighi né incentivi speciali per il telelavoro.
La bozza prevede anche lo stop dei servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. Il provvedimento fa salve le crociere in atto entro l'8 novembre. È inoltre consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l'ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa.
«Sono convinta che domattina ci sveglieremo con un dpcm già pronto, quindi confido che entro stanotte arrivi a vedere la luce», ha detto a RaiNews24 il sottosegretario alla salute Sandra Zampa.
«Non sarà un lockdown rigido, ma light, sul modello tedesco. È molto complesso anche per il meccanismo che mette in moto perché attua una sorta di automatismo».
Dal momento in cui il dpcm sarà in vigore, ha quindi chiarito Zampa, «non ci sarà più una misurazione, una trattativa o un confronto, ma le Regioni che dovessero entrare in fascia rossa o comunque risultare fuori da criteri o indici che ancora rendono compatibili misure di contenimento più leggere come quelle che abbiamo attualmente in vigore, dal quel momento in poi vedranno scattare un automatismo e quella Regione su indicazione del ministero della salute dovrà adottare misure restrittive, che sono già delineate una volta per tutte».
Zampa ha inoltre spiegato che si sta facendo uno «sforzo grandissimo per ritagliare in modo sartoriale le misure, in modo da temere insieme anche un altro aspetto fondamentale della vita delle persone che è il lavoro e l’occupazione , per fare sì che si possa il più possibile convivere con il virus e questo sarà più possibile in Regioni con indici più favorevoli».