Fioccano le richieste di rimborso per multe "non valide" nella prima fase del Covid, il Viminale spiega come ottenerlo
ROMA - A distanza di mesi, arrivano a raffiuca le richieste di rimborso per multe "non valide" nella prima fase della pandemia. Lo si legge fra le righe, nel comunicato nazionale diramato in questi giorni.
Il cittadino che ha "erroneamente o indebitamente" pagato multe relative a verbali Covid deve rivolgersi alla prefettura della prefettura di residenza per chiedere un rimborso. Lo precisa il Viminale con una circolare inviata ai prefetti in seguito alle "numerose richieste" che giungono da parte di privati alla Direzione centrale per le risorse finanziarie e strumentali del ministero dell'Interno.
Nella richiesta, indica la circolare, "va specificata chiaramente l'esistenza del diritto al rimborso accertato dagli Uffici competenti ad esito dell'istruttoria effettuata, indicando il/i beneficiari, le motivazioni del rimborso e allegando la documentazione comprovante il versamento". La Direzione centrale segnala l'arrivo di "numerose mail da privati cittadini che lamentano la carenza di informazioni, da parte soprattutto di alcune Prefetture-Utg, circa la procedura da seguire per ottenere la restituzione delle somme erroneamente o indebitamente versate, con particolare riferimento a quelle afferenti alle sanzioni amministrative a seguito di verbali Covid-19".