Fugatti a Roma dalla Gelmini chiede i soldi del Patto di garanzia, e la sospensione del contributo trentino al bilancio dello Stato (380 milioni l'anno)

ROMA - Non solo orsi: il presidente Fugatti, in trasferta oggi a Roma, ha incontrato anche la ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini.

Il tema della finanza pubblica, provinciale e statale, è stato al centr dell’incontro . “Col ministro – sottolinea il presidente Fugatti – abbiamo parlato degli investimenti da fare per la crescita. Quindi abbiamo chiesto sostanzialmente la sospensione del Patto di garanzia, che prevedeva l’intervento finanziario della Provincia a sostegno dei conti pubblici nazionali. Il Paese sta affrontando una situazione straordinaria, con una pandemia che ha effetti pesanti sull’economia e che mette a dura prova l’equilibrio dei conti pubblici, ma c’è comunque l’esigenza di guardare al futuro. Per questo pensiamo che possa essere sospeso il nostro contributo. Abbiamo posto questa problematica in un’ottica di sviluppo futuro del nostro territorio”.

Il presidente era accompagnato dal direttore generale della Provincia autonoma di Trento Paolo Nicoletti e dalla dirigente generale del Dipartimento Affari e relazioni istituzionali Valeria Placidi.

Il presidente ha rappresentato al ministro Gelmini la situazione finanziaria della Provincia e gli effetti che pandemia sta avendo sull’economia e sulla finanza provinciale. La richiesta trentina è che lo Stato, relativamente al “Patto di garanzia” del 2014, si impegni a chiudere le ultime partite rimaste aperte. E’ stato chiesto in particolare che al Trentino siano riconosciute le somme previste dal Patto e mai assegnate e inoltre la sospensione per due anni del concorso provinciale al risanamento del bilancio dello Stato, anche questo previsto dal “Patto di garanzia”. Questa seconda partita vale circa 380 milioni di Euro all’anno.

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