Il Papa: “Migranti morti in mare, è il momento della vergogna”
Bergoglio all’attacco: "Erano in 130. Sono persone, sono vite umane che per due giorni interi hanno implorato invano aiuto: un aiuto che non è arrivato"
VATICANO. "Vi confesso che sono molto addolorato per la tragedia che ancora una volta si è consumata nei giorni scorsi nel Mediterraneo: 130 migranti sono morti in mare. Sono persone, sono vite umane che per due giorni interi hanno implorato invano aiuto: un aiuto che non è arrivato".
Così il Papa al Regina Coeli. "Fratelli e sorelle, interroghiamoci tutti su questa ennesima tragedia. E' il momento della vergogna! Preghiamo per questi fratelli e sorelle e per tanti che continuano a morire in questi drammatici viaggi. Anche preghiamo per coloro che possono aiutare, ma preferiscono guardare da un'altra parte. Preghiamo in silenzio per loro".
"Per favore, allontanatevi dalla vanità, dall'orgoglio dei soldi: il diavolo entra dalle tasche, pensate questo".
Così il Papa ai nove sacerdoti ordinati in San Pietro. "Siate poveri, come povero è il santo popolo fedele di Dio - ha detto nell'omelia -. Poveri che amano i poveri. Non siate arrampicatori. La carriera ecclesiastica... così diventi funzionario, e quando il sacerdote entra a fare l'imprenditore, della parrocchia, del collegio, perde quella vicinanza al popolo, perde quella povertà che lo assomiglia a Cristo povero e crocifisso, e diventa imprenditore, sacerdote imprenditore, non servitore".