I Nas nei supermercati: sanificazione carente in oltre il 15% dei casi
Sospesa l'attività in 18 dei 981 negozi di alimentari controllati in varie zone d'Italia. Trovate tracce del virus anche sui carrelli e sulle tastiere dei bancomat
TRENTINO Supermercati affollati e scarsi controlli, l'esasperazione dei dipendenti
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ROMA. I carabinieri Nas hanno condotto una campagna di verifiche a livello nazionale nei supermercati, per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione anti-covid: complessivamente sono stati ispezionati 981 esercizi tra quelli di maggiore afflusso, rilevando irregolarità in 173 di essi, pari al 18%.
Immediata sospensione nei confronti di 12 supermercati.
Gli esiti hanno rilevato la positività alla presenza di materiale genetico del virus in 18 casi riconducibili a carrelli e cestini, tastiere per il pagamento bancomat, tasti delle bilance e dispositivi salvatempo per la lettura automatica dei prodotti.
Sono state contestate, spiega il comunicato dei Nas, 226 irregolarità, delle quali 39 riconducibili a carenze igieniche per mancata esecuzione delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature ad uso comune, l'omessa indicazione delle informazioni agli utenti sulle norme di comportamento e sul rispetto del numero massimo di presenze contemporanee all'interno dei locali e della distanza interpersonale durante gli acquisti e alle casse.
Sono stati accertati, inoltre, il malfunzionamento o l'assenza dei dispenser per la disinfezione delle mani ed il mancato rispetto delle distanze interpersonali.
Al fine di individuare l'efficacia delle periodiche operazioni di pulizia e sanificazione, sono stati eseguiti tamponi per la ricerca del covid-19 sulle superfici ritenute di maggiore contatto, realizzando 1.060 campioni con il supporto di tecnici prelevatori e dei laboratori delle ASL, Arpa (Agenzie Regionali di Protezione Ambiente), Izs (Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Ministero della Salute) e enti universitari.
"I supermercati presso i quali sono state evidenziate positività, appartenenti a diverse aziende della grande dDistribuzione, sono stati individuati nelle città di Roma, Latina, Frosinone, Grosseto, Terni, Salerno e Catania nonché in altri esercizi nelle province di Parma, Perugia e Cagliari. Nell'ambito del piano ispettivo, i carabinieri hanno individuato anche gravi carenze igieniche, gestionali e strutturali che hanno determinato l'esecuzione di provvedimenti di immediata sospensione dell'attività commerciale nei confronti di 12 supermercati, dei quali 3 per violazioni alle misure anti- covid ed il sequestro di oltre 2.000 kg di prodotti alimentari risultati non adatti al consumo, per mancanza di tracciabilità e modalità di conservazione non idonea".