Da mercoledì le domande per i «ristori» provinciali a imprese e professionisti
In tutto 118 milioni di euro, ecco le cifre massime degli indennizzi per i danni del lockdown, e maestri di sci e impianti a fune sono esclusi
TRENTO. Potranno essere presentate da mercoledì 26 maggio le domande per ottenere I ristori che il Consiglio provinciale di Trento ha previsto con la recente "manovra di maggio". Lo ha reso noto questa mattina l'assessore Achille Spinelli che ha illustrato alla seconda commissione permanente la delibera che sta per decidere tempi, modi e quantum degli aiuti alle attività economiche trentine penalizzate lo scorso inverno dalla crisi economica provocata dalla pandemia.
In applicazione della legge provinciale del 2021, sono previsti 118 milioni di euro per le imprese e per i professionisti (purché non registrino una prevalenza di reddito proveniente da altra fonte).
Per i maestri di sci e per gli impianti a fune il percorso sarà diverso, legato a uno specifico intervento dello Stato.
Due saranno le modalità del contributo, alternative tra loro, ha detto Spinelli: uno a forfait, l'altro calibrato sui costi aziendali sostenuti (che sarà conveniente per aziende strutturate, che hanno affrontato esborsi non inferiori a 20 mila euro).
Il contributo a forfait è previsto nella misura di 4.000 euro per realtà con 1-2 addetti, di 6.000 euro fino a 50 addetti, di 2.000 euro per attività aperte questo inverno.
Il tetto massimo degli aiuti è fissato a 40.000 euro, elevabili a 60 e 80.000 euro per realtà con 2 o più di 2 unità produttive in Trentino.
Le domande potranno essere fatte sulla piattaforma informatica a partire dalle ore 15 del 26 maggio e fino al 31 agosto.