I segreti di Reda per viaggiare con pochi soldi: il «re» del low-cost e 150 viaggi indimenticabili
Studente di Giurisprudenza, di Cles, è diventato un esperto di «ricerca» per soddisfare la sua passione, ma adesso per lui è un lavoro: l’hanno assunto per organizzare i voli degli altri
CLES. «Sono cresciuto fra il Trentino e Casablanca, e ad un certo punto ho preteso di sapere che cosa ci fosse in mezzo”. Queste le parole di Reda Lahli, studente di giurisprudenza, classe 1995, che ad oggi vanta 150 voli presi e 26 paesi visitati.
“Il primo aereo l’ho preso a tre settimane: essere nato in Italia da genitori marocchini mi ha aiutato in questo senso, in quanto crescendo tra due culture si vuole sapere il più possibile di una e dell’altra”. Quattro anni fa compie il primo volo da solo, destinazione Inghilterra. E non si ferma più.
«Preferisco viaggiare da solo, perché spesso decido di partire all’ultimo minuto: mi è capitato di prenotare un volo a distanza di nemmeno 12 ore».
Il segreto è guardare le offerte, spiega Reda, i cui viaggi hanno una particolarità: sono completamente low cost. «Tutti possono viaggiare così, soltanto che le persone non lo sanno. Paradossalmente, per stare un mese ai Caraibi, spendo la stessa cifra che si spende in una settimana a Jesolo, forse anche meno”. Il segreto? Prenotare i voli guardando le offerte, e poi chiedere ospitalità agli abitanti del luogo: “quando spiego alle persone come viaggio, spesso decidono di ospitarmi a casa loro. Quando questo non accade, mi reco nelle struttu
Nei paesi più costosi, come l’Islanda, ha deciso di dormire in macchina: «una notte faceva talmente freddo che ho dormito in un bagno», afferma, tenendoci a precisare che era molto pulito.
Comunque, il motto di Reda resta: «Preferisco un tramonto in più a un letto comodo».
Nemmeno la pandemia ha fermato la sua voglia di girare il mondo: quest’anno due viaggi in Islanda, tra quarantene e tamponi. «Si può viaggiare anche in questo periodo, prestando qualche accortezza in più: bisogna consultare il sito di Viaggiare sicuri e controllare se la normativa lo consente».
La qualità del viaggio è certo cambiata, spiega. Da un lato è migliorata, grazie all’assenza di turisti; d’altra parte bisogna organizzarsi meglio, non si può più partire all’ultimo minuto. I suoi viaggi li documenta attraverso i social, raccontando le emozioni di paesaggi mozzafiato ed incontri indimenticabili. Perché due sono le cose importanti, in un viaggio: le persone e la natura. Secondo lui, nessun paese è migliore di un altro, ognuno ha le sue specificità: «Come tutti i viaggiatori, non ho un paese preferito: se dovessi scegliere la gentilezza della gente andrei a Cuba, per le spiagge alle Bahamas, per la storia la Giordania, a livello naturalistico sceglierei l’Islanda».
È proprio in Islanda che afferma di avere “perso la razionalità” davanti all’aurora boreale: “ho provato a fare alcune foto, ma da quanto tremavo sono venute tutte sfocate. È stata un’emozione indescrivibile”. Innamorato, quindi, del mondo e dell’umanità, tanto che recentemente ha organizzato una raccolta fondi sui social per riuscire a riportare Taiwo, una giovane donna nigeriana costretta a tornare in patria dal marito, in Italia, senza dover passare per la Libia, e quindi senza dover intraprendere un viaggio che con buone probabilità sarebbe fatale per i suoi cinque figli.
«È stata una catena di solidarietà umana straordinaria, non me lo sarei mai immaginato. Non avendo il seguito mediatico di persone come Fedez, non pensavo che sarei stato in grado di raccogliere la cifra necessaria. Eppure ce l’abbiamo fatta», afferma con orgoglio, e un po’ di commozione.
Recentemente la sua passione si è trasformata in un lavoro, quando è stato assunto da “Sivola”, una realtà importante nel settore dei tour operator, composta da diciassette ragazzi che si definiscono “vagabondi” e che, per mestiere, organizzano viaggi di gruppo. «Per me è un sogno che diventa realtà, guadagnerò per far viaggiare le persone con me, per far vivere loro le esperienze che mi hanno lasciato senza fiato».
A breve sono previsti tre viaggi per il Portogallo e due per l’Islanda, a caccia dell’aurora boreale. “Ovviamente sono più strutturati rispetto a come viaggio di solito, ma posso assicurare che l’avventura non mancherà», afferma Reda, che tra esami e lavoro sogna di riuscire a visitare tutto il mondo.