Smart working, Fugatti richiama tutti in servizio e fa infuriare i sindacati della Funzione Pubblica
Il Presidente manda una lettera «amichevole» e annuncia che è pronto il nuovo Piano per il «lavoro agile», ma non l’ha mai discusso né mostrato alle organizzazioni dei lavoratori, l’ira di Cgil, Cisl e Uil
TRENTO. Ha fatto arrabbiare i sindacati, la lettera che il presidente della Provincia Fugatti ha inviato ai suoi dipendenti, annunciando che dovranno tornare in ufficio dal 5 luglio. Anche perché annuncia l’arrivo a breve di un «Piano» per il lavoro agile, che non è stato mai nemmeno annunciato né mostrato alle organizzazioni sindacali.
Scrivono i tre responsabili della Funzione Pubblica: «È di oggi una comunicazione da parte del Presidente Fugatti a tutto il personale provinciale in merito allo smart working.
Cinque capoversi in cui giustifica la circolare del Dipartimento per il personale, in vigore da lunedì 5 luglio, nella quale si declinano le modalità di rientro in servizio di tutti i dipendenti provinciali chiedendo loro di “portar pazienza” in attesa di una “normalizzazione” della pandemia.
Poche righe, quasi amichevoli, in cui i dipendenti vengono informati che, a fine estate, verrà approvato di “Piano di promozione del lavoro agile nell’intero territorio provinciale” che risolverà la situazione contingente.
L’ennesima presa in giro di tutti i dipendenti pubblici trentini!
Nulla di amichevole c’è stato sin qui con i dipendenti pubblici trentini, anzi! Ricordiamo ad esempio che c’è stato bisogno di una sentenza per respingere le modifiche dell’orario di lavoro che Fugatti ha tentato di imporre senza confronto sindacale!
Nessun piano si sta definendo per gli Enti Pubblici del nostro territorio ma sta procedendo con i lavori solo il tavolo del “settore privato” (vedi stampa locale di mercoledì 14 luglio).
Il Presidente inoltre intende discutere del delicato “settore pubblico” con quelli che definisce “gli attori del tessuto socio-economico” quindi non con il personale né tantomeno con le Organizzazioni sindacali.
Un paradosso visto che il settore privato ha discusso e fatto sintesi con il Sindacato.
Il contratto collettivo norma già il “lavoro agile” e demanda alla contrattazione decentrata le modalità applicative di questo istituto: Fugatti rispetti i patti, riapra la contrattazione collettiva e ne finanzi il rinnovo».
Con le firmedi FP CGIL (Luigi Diaspro), CISL FP (Beppe Pallanch) e UIL FPL EE.LL. (Marcella Tomasi).