Coldiretti: contadini preoccupati per orsi e lupi, ma soprattutto manca la manodopera
Oggi l’assemblea trentina, con molti temi all’ordine del giorno: rinnovato il contratto agricolo (era scaduto nel 2019), prorogato il sistema della «quarantena attiva» per i braccianti esteri senza l’isolamento fiduciario
TRENTO. Si è tenuta oggi al Palarotari di Mezzocorna l'assemblea di Coldiretti Trento. Sono intervenuti il presidente Gianluca Barbacovi e il direttore Enzo Bottos per le relazioni annuali sullo stato dell’agricoltura trentina.
Nella seconda parte spazio agli interventi sui temi dell'innovazione e della transizione verde.
Tanti i temi trattati. Tra questi la carenza di manodopera per i lavori agricoli: «In questo 2021 siamo nuovamente impegnati su tutti i fronti, da quello politico, con la costante battaglia per la reintroduzione del voucher agricolo semplificato, a quello normativo, con progetti importanti, alcuni già strutturati con l'Agenzia del Lavoro e con la Provincia» ha detto Barbacovi.
Notizia importante è la proroga fino al 31 dicembre della "quarantena attiva", che permette ai lavoratori provenienti dall'estero di poter svolgere da subito l'attività, evitando il periodo di isolamento fiduciario. Barbacovi ha poi sottolineato la chiusura del rinnovo del contratto agricolo provinciale, scaduto il 31 dicembre 2019.
Di rilievo, e Coldiretti ne ha fatto una battaglia da tempo, il tema dei grandi carnivori. Secondo l’organizzazione «si stima al 31 dicembre 2020 una popolazione di orsi tra 102 e 106 esemplari, e della presenza di 17 branchi di lupi, pari a 100 capi: le proiezioni dicono che nei prossimi 5 anni le due specie raddoppieranno. In prospettiva Coldiretti chiede uno studio sulla sostenibilità del territorio e la cattura (o abbattimento nei casi estremi) degli esemplari problematici».