Sanità / Il caso

L’Azienda sanitaria risarcisce 1 milione 700 mila euro per i danni gravissimi a un neonato

Il bambino era nato prematuro, ma le sue condizioni sono peggiorate in maniera irreversibile per una infezione contratta in ospedale durante un’operazione: la sanità trentina opta per la transazione

di Patrizia Todesco

TRENTO. Nelle scorse settimane si è chiusa una transazione con un risarcimento di oltre 1 milione e 700 mila euro per le lesioni riportate da un minore nato nel 2017. La famiglia si era fatta avanti con l'Azienda sanitaria nel 2019, attraverso il suo legale, chiedendo i danni relativi a delle malformazioni congenite che - sostenevano e sostengono i genitori - sono "legate appunto ad errori nella gestione della gravidanza".

Inizialmente l'Azienda e l'assicurazione non sembrava interessate a risarcire. In seguito, dopo l'avvio di un procedimento e la stesura di una consulenza tecnica nella quale sono stati evidenziati profili di criticità, l'Azienda è stata in qualche modo "costretta" a rispondere di quanto accaduto nei suoi reparti.

Secondo quanto accertato nel corso della consulenza il piccolo era nato prematuro già con una serie di problematicità. Un'infezione ospedaliera, contratta in seguito ad intervento a cui era stato sottoposto, ha provocato un ulteriore grave peggioramento delle sue condizioni aumentando di molto la sua invalidità. 

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