Addio a Carla Bottamedi, la chef gentile di Casa Bosetti a Calavino
Con il marito Cipriano, anni di dedizione al lavoro e di successo in cucina: aveva 83 anni ed era originaria di Andalo
CALAVINO. Se n'è andata in silenzio a fronte della sua dinamicità operativa Carla Bottamedi (in foto con il nipote Samuele), 83 anni, moglie e collaboratrice di Cipriano Bosetti nel noto ristorante di famiglia a Calavino (premiato più volte con la stella Michelin). La malattia insorta alcuni anni fa non le aveva permesso di continuare la sua attività di chef, cercando comunque, finché il fisico l'ha sostenuta, di dare un importante contributo all'impresa familiare.
La famiglia Bottamedi, originaria di Andalo, se n'era andata dal paese natale verso la metà degli anni '60, impegnandosi col sostegno dei genitori e dei numerosi figli nel settore della ricettività alberghiera con una particolare attenzione per la ristorazione. Dopo alcune esperienze sulle spiagge venete arrivò l'occasione di sviluppare l'attività nel Trentino, rilevando la gestione dell'albergo Ideal di Sarche, posto all'incrocio fra la statale Gardesana e quella del Caffaro. Carla, la maggiore di 8 fratelli, si dedicava assieme al fratello Sandro alla cucina, riuscendo anno dopo anno a curare dei gustosi menù sia per gli ospiti, per lo più tedeschi ed olandesi, dell'albergo che per significativi momenti conviviali ai clienti della valle dei Laghi. Maturata questa importante esperienza sul campo, nel '78 - dopo essere convolata a nozze nel settembre 1970 con Cipriano (maître di sala) e aver dato alla luce i figli Monica e Nicola, mentre Anna sarebbe nata qualche anno più tardi - il grande exploit di chef nel ristorante di "Casa Bosetti" a Calavino, cresciuto negli anni con l'apporto di una vasta clientela sia italiana che straniera. Dei menù non troppo elaborati né dai nomi altisonanti, ma dei piatti di cui si è sempre apprezzata la freschezza, la genuinità e il gusto casereccio anche per i palati più delicati.
Purtroppo la vita riserva talvolta delle avversità, che interrompono quella quotidianità pur semplice, costruita però col lavoro e sacrifici, e sostenuta dalla convinzione di essersi impegnati fino in fondo senza risparmio, facendo crescere una famiglia sana, amorevole e determinata. Questo è il testamento morale, che nella vita Carla ha condiviso con Cipriano e che lascia in eredità a Monica, Nicola con Vittorianna, all'amatissima Anna e ai nipoti Samuele e Davide.Numerose le attestazioni di cordoglio giunte a Cipriano e familiari, nonché la folta presenza di persone ai funerali già avvenuti.