Furlan chiede perdono a Papa Bergoglio per i 15 omicidi firmati "Ludwig": tra le vittime un prete ucciso a Trento
L'incontro, avvenuto nel 2018, reso noto solo adesso dal suo consigliere spirituale. Nella lunga scia di sangue firmata Ludwig, anche l'omicidio di don Armando Bison, un sacerdote, avvenuto a Trento il 26 febbraio 1983. Il religioso venne trovato con un punteruolo piantato nel cranio con attaccato un crocifisso
IL CASO Abel e Furlan condannati anche per aver ucciso un prete a Trento
VERONA. Ha chiesto perdono al Papa, a più di 30 anni dai delitti di preti e omosessuali per cui è stato condannato, Marco Furlan, uno dei due componenti del gruppo Ludwig, che seminò la morte - 15 omicidi - tra il 1977 e il 1984. L'incontro con Papa Bergoglio, che "sapeva chi aveva di fronte", e la richiesta di perdono, scrive l'Arena di Verona, è avvenuto il 13 dicembre 2018, nell'Aula Clementina, quando il Pontefice ricevette una delegazione di Telepace, guidata da don Guido Todeschini, consigliere spirituale di Furlan. E' stato lui a raccontare i momenti toccanti di quel giorno.
"Il Papa - ricorda il sacerdote - sapeva chi aveva di fronte e che era accusato di aver ucciso, oltre agli altri, anche tre religiosi (padre Gabriele Pigato e padre Giuseppe Lovato, monte Berico Vicenza nel 1982; don Armando Bison, Trento, nel 1983 - ndr). Io ero vicino a lui e non riuscivo nemmeno a parlare. Furlan si è avvicinato, Papa Francesco lo ha guardato con amore e con un sorriso, gli ha messo le mani sulla testa e Marco piangeva, era in lacrime".