Lavrov liquida Di Maio: «La sua idea di diplomazia è viaggi a vuoto in giro per i Paesi e degustare piatti esotici a ricevimenti di gala»
Il grillino riferisce al Senato e dice che «non vi saranno incontri finché dura la tensione». E da Mosca il ministro degli Esteri lo silura in poche parole: «Imparate la diplomazia in modo professionale»
MOSCA. Il nostro ministro degli Esteri Luigi Di Maio demolito con due sole frasi dall’omologo russo Sergej Lavrov. E’ successo ieri, a poche ore dall’invasione russa con uno scambio di dichiarazioni al veleno.
Era stato Di Maio, in audizione parlamentare, a dire: «Stamattina ci siamo coordinati con il presidente Draghi circa i prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica. Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo.
Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei», ha affermato Di Maio.
Poche ore, e il ministro degli esteri russo Lavrov gli ha risposto da Mosca.
Secondo quanto riferiscono le agenzie di Mosca, Tass e Interfax, ha definito come «una strana idea di diplomazia» la dichiarazione di Luigi Di Maio nell'informativa al Senato: «I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale», ha detto Lavrov, «è stata creata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi a vuoto in giro per i Paesi e degustare piatti esotici a ricevimenti di gala».