Zelensky: la Ue aumenti le sanzioni a Mosca. La Francia: parliamo anche del gas. Londra assicura nuovi aiuti a Kiev
Il presidente ucraino spiega di aver chiesto all'Unione europea di accentuare le misure economiche che danneggiano la Russia. Dalla Francia un appello a ragionare anche sulla questione del gas importato nella Ue (con un enorme flusso di denaro verso la Russia)
LA GUERRA Missili russi su Kiev, Zelensky: l'Ucraina resiste
LA TESTIMONE "Ci lasciate soli sotto le bombe, è più importante il gas?"
ROMA. "Non tutte le possibilità di sanzioni sono state ancora esaurite. La pressione sulla Russia deve aumentare. Ho detto questo alla (presidente della commissione Ue, Ursula, ndr) @Vonderleyen. Sono grato alla presidente per la sua decisione su un'ulteriore assistenza finanziaria": lo ha scritto in un tweet il presidente ucraino Volodymir Zelensky.
Da Kiev, dunque, un nuovo appello in particolare all'Europa affinché abbia il coraggio di reagire con più forza nei riguardi di Mosca. Alla zona Ue Zelensky chiede di sospendere le relazioni diplomatiche con Mosca, ma si tratterebbe di un passo che precluderebbe una eventuale ripresa del dialogo per uscire dal conflitto.
Oggi, il premier britannico Boris Johnson ha esaltato "il coraggio e l'eroismo del popolo ucraino di fronte alla campagna di violenza scatenata dalla Russia" durante una conversazione col presidente Volodymir Zelenskyy.
Conversazione, precisa Downing Street in una nota ricevuta dall'Ansa, avvenuta sullo sfondo della "recente avanzata dei militari russi, sostenuti anche da artiglieria e lanci di missili contro le città dell'Ucraina, e dei terribili sviluppi delle ultime ore a Kiev".
"Il mondo è unito nell'orrore di fronte a ciò che Putin sta facendo", ha poi assicurato, e deve "dimostrare che Putin non può agire così con impunità".
Il primo ministro britannico ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky, durante il quale è stato aggiornato sui "terribili sviluppi a Kiev", come spiega Downing Street. "Il presidente Zelensky ha aggiornato il premier sulle recenti avanzate russe inclusi i terribili sviluppi a Kiev-. Il premier si è impegnato a fornire ulteriore supporto del Regno Unito all'Ucraina nei prossimi giorni".
"Bisogna pensare a soluzioni a medio e lungo termine per aumentare lo stoccaggio di gas e diversificare le fonti di approvvigionamento e molto altro. Bisogna rafforzare l'indipendenza dell'Europa in termini di energia ed in particolare in termini di gas", ha detto il ministro dell'economia francese Bruno Le Maire arrivando all'Ecofin a Parigi.
"Comunque - ha aggiunto - dopo l'attacco della Russia all'Ucraina la posta in gioco adesso è che la difesa dei nostri valori, la difesa dei nostri valori di libertà e la sovranità dei popoli ha un prezzo. Ci porta a prendere decisioni politiche ed economiche che sono difficili ma questi valori di libertà, difesa, sovranità e protezione dell'indipendenza dei popoli non hanno prezzo.
Il popolo russo, gli oligarchi russi pagheranno il prezzo delle folli decisioni prese da Vladimir Putin. Soffriranno loro dalle decisioni prese da Putin: l'economia russa, non quella europea, non quella mondiale".
Come noto, il gas importato nella Ue rappresenta un enorme flusso di denaro verso la Russia e sarebbe un vero fianco debole sul quale colpire economicamente Mosca, ma d'altro canto c'è il fabbisogno energetico europeo da soddisfare.
Il Parlamento britannico è unito e "non si farà dividere" fra maggioranza e opposizione di fronte alla risposta da dare alla Russia per "l'invasione dell'Ucraina".
Lo ha ribadito stamattina in una serie d'interviste il leader laburista, sir Keir Starmer, rivolgendosi indirettamente al premier conservatore Boris Johnson, ma anche alle correnti del suo partito, rimarcando la sua svolta sempre più neo moderata dopo la fine della leadership radicale di Jeremy Corbyn.
Il presidente Vladimir Putin crede che "i benefici della sua aggressione possano alla fine sovrastare i costi", noi dobbiamo dimostrargli che si sbaglia, ha detto Starmer. "Lui vuole vedere divisioni fra gli alleati della Nato e anche tra i nostri partiti qui nel Regno Unito, ma non ci faremo dividere", ha insistito, confermando il sostegno laburista all'escalation di sanzioni annunciato ieri alla Camera dei Comuni da Johnson.
E, anzi, ha evocato misure ancora ulteriori "non solo per isolare la Russia, bensì per azzoppare la sua capacità di azione finanziaria".
Ma intanto, la Cina "si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui "gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011", che sono risultati strumenti "non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi".
"Qual è il risultato delle sanzioni? Credo che tutti lo conoscano", ha osservato poi Wang, aggiungendo che le misure unitive e restrittive "porteranno solo gravi difficoltà all'economia e al sostentamento delle persone".
Per questo motivo, Pechino "spera che le parti interessate ci riflettano seriamente e cerchino di risolvere il problema attraverso il dialogo e le consultazioni".
La Cina, ha ricordato inoltre Wang nel briefing quotidiano, "ritiene che l'integrità sovrana e territoriale di tutti i Paesi debba essere rispettata e che la Carta dell'Onu debba essere sostenuta".
Il portavoce ha sollecitato l'adozione in Europa "di un meccanismo di sicurezza equilibrato, efficace e sostenibile".