La Rai sospende i servizi dei corrispondenti dalla Russia
Ieri, in seguito all'approvazione di una legge che prevede multe e carcere per chi diffonde “fake news” sul conflitto, la Bbc aveva deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia e riaprire le trasmissioni ad onde corte come ai tempi di Radio Londra
ROMA. In seguito all'approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai - informa una nota - sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa.
"La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell'informazione relativa al Paese - spiega la Rai -. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell'Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia".
Ieri, in seguito all'approvazione di una legge che prevede multe e carcere per chi diffonde “fake news” sul conflitto, la Bbc aveva deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia e riaprire le trasmissioni ad onde corte come ai tempi di Radio Londra. Anche l'emittente pubblica canadese Cbc/Radio-Canada aveva annunciato di aver temporaneamente sospeso il lavoro dei suoi giornalisti in Russia.