Colloqui Russia-Ucraina in Turchia, «non abbiamo fatto passi avanti», e Lavrov attacca l’occidente: «abbiamo dovuto reagire»
La situazione sul campo, bombe a Kharkiv e sul sud, Kiev invita i civili delle regioni meridionali a lasciare le loro case. Paura per le centrali atomiche, arriva il direttore dell’Agenzia internazionale
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ISTANBUL. Si sono svolti oggi – 10 marzo 2022 – in Turchia i tanto attesi colloqui tra Ucraina e Russia, organizzati dal premier turco Erdogan.
Nell'incontro abbiamo «affrontato la questione del cessione il fuoco di 24 ore per risolvere la maggior parte delle questioni urgenti dal punto di vista umanitario. Non abbiamo fatto progressi su questo purtroppo, sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia» ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa dopo l'incontro con il ministro russo Lavrov.
Anche sull'apertura dei corridoi umanitari da e per Mariupol, Kuleba ha detto che «sfortunatamente Lavrov non è stato in condizione di impegnarsi. Sono pronto a incontrare nuovamente Lavrov se ci saranno prospettive concrete», ha aggiunto.
Diversa la versione di Mosca: «Abbiamo avuto la conferma che non abbiamo alternative, ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov, al termine dell'incontro. «Coloro che riempiono l'Ucraina di armi devono capire che sono responsabili delle proprie azioni - ha detto il ministro russo – Non abbiamo attaccato in Ucraina. In Ucraina si è creata una situazione che ha creato una minaccia a Mosca, abbiamo fatto vari appelli ma nessuno ci ha ascoltato», ha aggiunto Lavrov.
«Questi contatti non possono esser usati per sostituire o svalutare i negoziati principali sul territorio bielorusso», ha fatto sapere il ministro degli Esteri russo.
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E sempre in Turchia è in arrivo il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Grossi ha spiegato di essere stato invitato dal ministro degli Esteri turco: «Abbiamo bisogno di agire ora». Discuterà «della questione urgente di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli impianti nucleari in Ucraina».
Intanto la guerra iniziata dalla Russia contro l'Ucraina prosegue senza sosta su due fronti. Sul terreno, con nuovi bombardamenti ancora stamani che hanno colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Un attacco ha centrato il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese, ferita una bambina di 5 anni, ma si scava tra le macerie per estrarre altri corpi. Oggi è prevista l'apertura di altri tre corridoi umanitari, si vedrà se la tregua sarà effettiva.
La presidenza ucraina ha lanciato un appello affinchè donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Lo riporta il Kyiv Inedependent citando Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente. «Per coloro che hanno bambini o donne, in particolare nelle regioni di Kharkiv, Donetsk, Luhansk, è meglio andarsene. Queste sono città di aspre battaglie militari e non c'è niente da fare per i civili, a meno che tu non sia un civile che lavora nei servizi dell'esercito o della città», ha detto Arestovich.