Pugilato: Cuba si apre al professionismo, dopo 60 anni
L'annuncio del presidente federale Puig
(ANSA) - L'AVANA, 04 APR - I pugili cubani potranno prendere parte alle competizioni professionistiche, per la prima volta dal 1962. Lo ha annunciato il presidente della Federazione cubana di pugilato, Alberto Puig. "Sono tre anni e mezzo che lavoriamo a un contratto che corrisponda davvero alla filosofia dello sport cubano, per quanto riguarda l'inserimento dei nostri pugili nella boxe professionistica", ha detto Puig alla televisione di Stato. La federazione ha quindi firmato un "contratto di rappresentanza" con una società messicana, la Golden Ring, con i primi incontri previsti per maggio in Messico. "In una prima fase, coinvolgeremo una squadra di cinque o sei pugili, in Europa o in America Latina, che poi torneranno alla scuola di boxe cubana", ha spiegato Puig aggiungendo che quattro pugili cubani hanno già firmato contratti quadriennali. "È un privilegio aver raggiunto questo storico accordo con le autorità sportive cubane, che segnerà un prima e un dopo nel pugilato", ha affermato in un comunicato Gerardo Saldivar, presidente di Golden Ring Promotions. Sulla scia della rivoluzione guidata da Fidel Castro, Cuba aveva abolito lo sport professionistico nel 1962 prima di fare un timido dietrofront per alcuni sport come il baseball, la pallavolo e il basket nel 2013. La boxe aveva potuto iniziare le competizioni a livello semi-professionistico nel 2014, tramite la squadra locale dei 'Domatori di Cuba' che partecipa alle World Series of Boxing (Wsb). Ha vinto tre delle cinque edizioni a cui ha partecipato, l'ultima delle quali è stata nel 2018. Sul ring l'isola caraibica è da tempo imbattibile nell'amatoriale, con 80 titoli mondiali e 41 olimpici, anche se negli anni ha subito numerose diserzioni da parte di pugili partiti per cercare altrove un futuro migliore. "Ora partecipare ai campionati professionistici aumenterà il nostro livello di competizione, perché affronteremo pugili di alto livello come noi e questo ci permetterà di rimanere nell'élite della boxe", ha commentato il pugile cubano Julio César La Cruz, doppio campione olimpico e cinque volte campione del mondo. (ANSA).