Parigi: comportamento inaccettabile dell'Italia sui profughi in mare
La Francia apre il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking di Sos Mediterranee ma critica l'atteggiamento del governo di Roma che non fa sbarcare le persone provate dopo il tentativo di attraversata. La Commissione europea ricorda all'Italia che ha il dovere di garantire ai migranti l'accesso alle procedure per l'asilo. Giorgia Meloni ribadisce la priorità del governo di destra: «I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini»
PARIGI. La Francia denuncia il "comportamento inaccettabile" dell'Italia riguardo alla vicenda che ha coinvolto la nave Ocean Viking con a bordo i migranti.
La Francia apre intanto il porto di Marsiglia alla Ocean Viking, nave di salvataggio gestita dalla ong Sos Mediterranee.
A Roma la premier di destra Giorgia Meloni rivendica la linea dura tenuta in questi giorni dall'esecutivo e sostiene che la vorrebbero i cittadini: «In tema di sicurezza e contrasto all'immigrazione illegale, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo governo non tradirà la parola data».
La difesa dei confini come priorità dell'esecutivo di destra, con lo zoom che torna, come ai tempi del leader leghista Matteo Salvini al Viminale, sugli arrivi via mare e in particolare sulle navi di salvataggio operate da organizzazioni non profit: cioè su circa il 15% degli sbarchi.
L'Italia deve "svolgere il suo ruolo" e "rispettare gli impegni europei" accogliendo la nave Ocean Viking su cui sono bloccati centinaia di migranti, afferma il portavoce del governo francese Oliver Véran.
"La barca si trova attualmente nelle acque territoriali italiane, ci sono regole europee estremamente chiare che sono state peraltro accettate dagli italiani che sono, di fatto, i primi beneficiari di un meccanismo europeo di solidarietà finanziaria", ha aggiunto Véran, aggiungendo che "l'attuale atteggiamento del governo italiano, e in particolare le dichiarazioni e il rifiuto di far attraccare questa barca" è "inaccettabile"
La Ocean Viking - «respinta» dall'Italia - è in navigazione verso Marsiglia; la Rise Above ha invece sbarcato a Reggio Calabria tutti i suoi 89 ospiti ed è subito ripartita ed anche per le altre due navi nel porto di Catania c'è finalmente la soluzione: la Geo Barents ha avuto l'ok a far scendere il suo «carico residuale», cioè le persone che non erano state considerate vulnerabili dopo la prima ispezione dei medici dell'Usmaf.
Un iter analogo che si profila anche per la Humanity One.
E mentre la Commissione europea ricorda all'Italia che ha il dovere di garantire ai migranti l'accesso alle procedure per l'asilo, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, già capo di gabinetto al tempo degli stop imposti alle navi dal ministro Salvini, respinge gli attacchi: «Non accettiamo lezioni sul rispetto dei diritti umani». Matteo Salvini per una volta non replica ma si limita ad esultare per la partenza della Ocean Viking verso la Francia: «Bene così. L'aria è cambiata».
Anche la premier Giorgia Meloni esprime «apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell'emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell'Italia e di pochi altri stati. E' importante proseguire in questa linea con gli Stati più esposti, così da trovare una soluzione condivisa e comune, per fermare la tratta degli esseri umani e gestire in modo legale ed equilibrato il fenomeno che ha assunto dimensioni epocali. L'emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità».
Ma la partita politica non è chiusa, con il Pd che chiede a Piantedosi di riferire in Aula e il segretario Enrico Letta che definisce «la selezione dei disperati una aberrazione e uno schiaffo alla civiltà e allo Stato di diritto».
Anche la terminologia utilizzata dal ministro Piantedosi ha fatto reagire molti, quando, due giorni fa, parlando della decisione di fare una selezioni tra i profughi "fragili" che potevano sbarcare e gli altri da lasciare ancora sulle navi, ha parlato di "carico residuale" riferendosi a questi ultimi.
Una nave se ne va, dunque. La Ocean Viking - bandiera norvegese, della ong francese Sos Mediterranee - è diretta a Marsiglia. La decisione di Parigi di accoglierla arriva dopo un colloquio tra Meloni ed il presidente francese, Emmanuel Macron. La Francia ha dunque accettato di farsi carico dei 234 migranti soccorsi dalla Ocean Viking.
Il lungo viaggio verso Marsiglia la terrà per diversi giorni lontana dall'area di ricerca e soccorso al largo della Libia e questo non può che rallegrare il governo di centrodestra, che punta a responsabilizzare i Paesi di bandiera della navi o delle ong che le gestiscono. Diverso il caso della tedesca Rise Above, nave piccola, con bassa capienza e inadatta a stare lunghi giorni in mare con tante persone vulnerabili. Da Qui la decisione di assegnarla a Reggio Calabria e senza la selezione tra i vulnerabili da far scendere e gli altri. Sono sbarcati tutti e 89.