Elezioni di Midterm, l'onda di destra non arriva: Camera ai repubblicani, Senato in bilico
Trump furioso per il mancato trionfo e perché le urne hanno decretato un altro vincitore repubblicano: il 44enne Ron DeSantis che potrebbe sottrarre al miliardario la candidatura alle prossime presidenziali
ROMA. Georgia, Arizona, Nevada e Wisconsin: sono i quattro Stati che tengono in bilico il futuro politico degli Usa. Quattro delle corse per il Senato ancora non attribuite (la quinta è l'Alaska) all'indomani del voto di Midterm, ma che sono cruciali per determinare il colore della maggioranza alla camera alta del Congresso Usa.
Ciò che è già evidente però è che non si è materializzata quell'onda rossa delle previsioni che vedevano un netto passaggio di potere a Capitol Hill a favore dei repubblicani, i quali sembrano prendersi la maggioranza alla Camera ma in maniera più modesta di quanto pronosticato.
"Trump è furioso", ha riferito alla Cnn un consigliere dell'ex presidente, "urla contro tutto e tutti".
Sui social invece il tycoon sfoggia ottimismo e scrive: "174 vittorie e 9 sconfitte, una grande serata. I media fake News e i loro partner democratici stanno facendo il possibile per sminuirla. Grande lavoro da parte di alcuni fantastici candidati".
Le urne hanno però decretato un altro vincitore repubblicano: è il 44enne Ron DeSantis, riconfermato a valanga governatore di una Florida sempre meno swing state e sempre più rosso Gop. Un successo che rafforza le ambizioni presidenziali di DeSantis e irrita Trump, determinato ad annunciare a breve la sua di candidatura alla Casa Bianca per il 2024.
Ma il New York Post sembra segnalare che il vento è cambiato: la prima pagina è dedicata infatti proprio a DeSantis, indicato come il "futuro" del partito repubblicano a dispetto del tycoon. Ci vorranno comunque giorni, se non settimane, per sciogliere il nodo del Senato, perché per la Georgia - dove si sta consumando un clamoroso testa a testa tra il reverendo dem Rafael Warnock e l'ex campione di football Herschel Walker - si profila un ballottaggio.
Quando il 96% dei voti è stato scrutinato, i candidati sono entrambi sotto il 50% necessario per essere eletti al primo turno e con una manciata di voti a separarli: per attribuire il seggio si tornerà con tutta probabilità a votare il 6 dicembre.
In Nevada, poi, dove la corsa è serrata fra la democratica Catherine Cortez Masto e il repubblicano Adam Laxalt, la conta dei voti potrebbe durare ancora giorni per via delle migliaia di preferenze espresse per corrispondenza. Stando alle regole elettorali dello stato, si possono contare quelle che arrivano via posta entro sabato, fermo restando il timbro postale nella data della giornata elettorale.
Il fronte democratico può festeggiare una vittoria importante in Pennsylvania, con il vice governatore dem John Fetterman che al Senato ha prevalso sul chirurgo Mehmet Oz, quel 'dottor Oz' televisivo voluto fortemente da Trump anche contro qualche parere nel partito. Fetterman consegna così al partito del presidente Joe Biden un risultato cruciale in uno swing state decisivo per le elezioni del 2024.
Nello corsa per il governatore dello stesso stato, il dem Josh Shapiro ha battuto il candidato truympiano (negazionista) Doug Mastriano. I democratici si aggiudicano anche i governatori nei feudi di California (Gavin Newsom) e New York (Kathy Hochul), ma perdono in Georgia, con Stacey Abrams sconfitta per la seconda volta. Un flop in serie come quello di Beto O'Rourke in Texas per il Senato, terza debacle consecutiva. (ANSA). RP