Violenza donne: a Bari co-housing per vittime e loro figli

Progetto triennale in appartamento di Poste Italiane

BARI

(ANSA) - BARI, 25 NOV - Un'esperienza di co-housing riservata alle donne vittime di violenza e ai figli conviventi sarà ospitata a Bari per i prossimi tre anni in un appartamento di proprietà di Poste Italiane: le chiavi sono state consegnate stamattina all'assessorato al Welfare del Comune, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nel triennio saranno avviati percorsi di autonomia supportati da equipe specializzate di psicologi ed educatori del Centro antiviolenza del Comune. Prevista anche l'erogazione di borse lavoro, tirocini, corsi professionalizzanti in caso di donne disoccupate o senza titoli di studio, e misure integrative di supporto al reinserimento sociale e all'autodeterminazione personale. L'appartamento mette a disposizione quattro posti letto ed è stato ceduto al Comune nell'ambito del progetto di Poste Italiane "Autonomia abitativa donne vittime di violenza", attraverso il quale l'azienda ha finora destinato dieci alloggi in Italia, compreso quello barese, ad associazioni del terzo settore o a Centri antiviolenza attraverso un contratto di comodato d'uso gratuito. "Questa casa rappresenta uno strumento concreto a sostegno delle donne, come pure dei bambini, che in questo luogo protetto potranno trovare un rifugio sicuro e riprendere in mano le loro vite", ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro. "Siamo molto orgogliosi di consegnare le chiavi di un nostro immobile al Comune di Bari che assisterà donne in difficoltà - ha detto il responsabile immobiliare Sud di Poste Italiane, Antonio Napolitano - allo stesso tempo siamo anche orgogliosi di rappresentare un'azienda che può vantare il 55% di dipendenti donne, anche a livelli apicali". (ANSA).

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