Lavoro: 386mila assunzioni a febbraio, al top costruzioni

Unioncamere-Anpal, 178mila lavoratori di difficile reperimento

ROMA

(ANSA) - ROMA, 16 FEB - Sono 386mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di febbraio e 1,2 milioni quelle per il trimestre febbraio-aprile, +68mila rispetto a febbraio 2022 (+21,5%) e +175mila con riferimento all'intero trimestre (+17,1%). La dinamica positiva della domanda di lavoro delle imprese in questi primi mesi dell'anno si conferma anche confrontando i livelli pre-Covid (febbraio 2019), rispetto ai quali si evidenzia una crescita del 15,6%, pari a +52mila assunzioni. Cresce ancora il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che riguarda il 46,2% dei profili ricercati, un valore superiore di circa 6 punti percentuali rispetto a un anno fa. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Sono 132mila le assunzioni programmate nel mese dall'industria. A creare maggiori opportunità di lavoro, accanto alle costruzioni con 48mila lavoratori ricercati, sono per il manifatturiero alcune delle filiere distintive del Made in Italy, con in testa la meccatronica (22mila assunzioni), seguita dalla metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (18mila), dall'alimentare (10mila) e dalle industrie tessili, abbigliamento e calzature, sebbene queste ultime si attestino ancora sotto il livello pre-Covid (-15,2% su febbraio 2019). D'altra parte, i servizi programmano 254mila ingressi e la filiera del turismo si conferma quale traino della domanda di lavoro (56mila ingressi). Consistente anche l'apporto del commercio (52mila) e dei servizi alle persone (42mila). Sono difficili da reperire 178mila profili professionali pari al 46,2% del totale assunzioni programmate a febbraio (+5,9 punti percentuali su febbraio 2022). La mancanza di candidati si conferma la principale motivazione del mismatch ed è in crescita rispetto allo scorso anno (+5,4), mentre restano pressoché invariate le altre motivazioni. A risentire maggiormente del mismatch sono le imprese della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (58,5% dei profili ricercati è di difficile reperimento), le industrie del legno e del mobile (56,1%), le imprese delle costruzioni (54,9%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (52,1%) e le imprese della meccatronica (51,5%). (ANSA).

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