Francia: pensioni, domani martedì nero, 'il paese si ferma'
Senato approva articoli riforma, sindacati alla prova di forza
(ANSA) - PARIGI, 06 MAR - E' tutto pronto in Francia per l'annunciato "martedì nero", la prova di forza definitiva dopo 5 giornate di mobilitazione da gennaio, quella che dovrà "bloccare il paese" secondo alcuni sindacalisti, "metterlo in ginocchio" secondo altri. Mentre il governo va avanti e continua con l'approvazione in Senato di articolo dopo articolo della contestata riforma delle pensioni, che nelle intenzioni di Emmanuel Macron dovrebbe portare a 64 anni l'età minima per lasciare il lavoro, rispetto ai 62 attuali. Secondo un sondaggio delle ultime ore, il 56% dei francesi approva la decisione di andare fino in fondo con la protesta con lo sciopero generale di domani, che potrebbe essere prolungato ad oltranza. Il portavoce del governo, Olivier Véran, è stato ancora una volta durissimo questa mattina, distinguendo ai microfoni di BFM TV fra "quelli che contestano e quelli che vogliono bloccare il paese": "Lanciare un appello a bloccare tutto - ha detto - significa rimettere in discussione la legittimità delle nostre istituzioni dopo aver perso a più riprese le elezioni". Pesanti disagi sono previsti in tutti i settori pubblici, i trasporti dovrebbero essere pesantemente ridotti, il governo ha lanciato un appello a chi vuole lavorare a restare a casa in "smart working". Previste 260 manifestazioni in tutto il paese, oltre un milione i manifestanti che dovrebbero scendere in piazza. (ANSA).