Allarme nel mondo della moda: alle sfilate solo il 5% delle modelle è oltre la taglia 40
Vogue Business, sulle passerelle si registra una inversione tendenza sul fronte della inclusività di chi indossa misure più grandi
ROMA. Si parlato anche nella moda di cambiamenti nella direzione dell'inclusività eppure, alle sfilate Autunno Inverno 2023, quella sensazione di speranza intorno alla rappresentazione di tutti i corpi è sembrata in caduta libera.
Secondo i dati di Vogue Business raccolti durante il mese della moda per la presentazione della stagione autunno/inverno 2023 non ci sono progressi in termini di rappresentazione delle taglie in passerella.
Su 9.137 look in 219 sfilate a New York, Londra, Milano e Parigi, solo lo 0,6% era plus size (US 14+) e il 3,8% era mid-size (US 6-12). Ciò significa che il 95,6% dei look presentati era per persone taglia 40 (US 0-4): solo uno 0,6 % erano su corpi taglie forti.
In pratica, solo 17 dei 219 marchi che hanno sfilato in tutte e quattro le città della moda hanno presentato un look plus size.
Questo nonostante il fatto il mercato globale delle taglie forti si avvii a raggiungere un valore di 288 miliardi di dollari secondo Future Market Insights.
E i designer emergenti che includono le pluri taglie hanno evidenziato le carenze dei marchi di lusso quando si tratta di rappresentazione di taglie medie e taglie forti. Con alcune eccezioni: la collezione autunno/inverno 2023 di Gucci sarà prodotta nelle taglie dalla 40 alla 54.
E Chanel ha detto che la loro collezione autunno/inverno 2023 sarà venduta fino a una L.
Gucci aveva 10 modelli di taglia media, mentre Chanel ne aveva quattro, tuttavia, nessun modell* plus size ha sfilato in passerella.
Mentre i principali attori del settore non riescono a rappresentare corpi di taglia media o più grande, i talenti emergenti della moda stanno portando avanti l'inclusività. Londra è in testa alla classifica in termini di rappresentanza di taglie forti, guidata dalle designer emergenti Karoline Vitto e Sinéad O'Dwyer.
"La regressione di questa stagione è palpabile - scrive Vogue Uk - Le sfilate autunno/inverno 2023 sono state un riflesso della "nuova normalità". E quella normalità era allarmante. La magrezza è stata ancora una volta glorificata". I corpi in realtà non dovrebbero mai essere una tendenza, per questo c'è bisogno di avere in passerella la complessità di tutti i corpi, in modo che nessuno di loro diventi tendenza.