Ultima Generazione, liquido nero nella fontana di piazza Navona: "Ecco come sarà il nostro futuro"
Carbone vegetale sciolto nella vasca dei Quattro fiumi. Il sindaco Gualtieri contro l'azione dei giovani attivisti: "Ancora un insensato gesto di sfregio sui monumenti"
ROMA. Alle 15 di oggi quattro persone legate alla campagna "non paghiamo il fossile", promossa da Ultima Generazione, hanno versato carbone vegetale diluito in acqua nella fontana dei Quattro fiumi a piazza Navona per lanciare l'allarme sul futuro nero che attende l'umanità e che si sta già manifestando con siccità e alluvioni sempre più frequenti.
All'arrivo delle porze dell'ordine gli attivisti hanno fatto resistenza passiva e sono stati allontanati e portati via dagli ufficiali di polizia intervenuti.
"Ancora un insensato gesto di sfregio sui monumenti di Roma. Questa volta imbrattata la magnifica fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona. Le lotte giuste diventano sbagliate se danneggiano i beni comuni. Non è mettendo a rischio il patrimonio artistico che si salva l'ambiente": così sui social il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
"Il nostro futuro è nero come quest'acqua: senza acqua non c'è vita e con l'aumento delle temperature siamo esposti alla siccità, da un lato, e alle alluvioni, dall'altro. Acqua che manca per coltivare il cibo, acqua che cade tutta insieme distruggendo le case.
Ci aspettano anni difficili, ma se non azzeriamo le emissioni subito saranno terribili.
Il collasso è già in atto e non possiamo più fermarlo: ne sono prova gli eventi estremi sempre più frequenti e devastanti, come l'alluvione in Emilia Romagna pochi giorni fa.
Per questo chiediamo al governo di disinvestire immediatamente i miliardi che spende nei combustibili fossili, causa principale di queste tragedie, e utilizzarli per prendere misure urgenti per proteggere italiane e italiani dalle conseguenze di bombe d'acqua, siccità estrema, ondate di calore mortali", ha dichiarato Anna, una delle attiviste di Ultima Generazione.