Niger, Algeria: rifiutiamo qualsiasi intervento militare
Il presidente Tebboune: sarebbe minaccia diretta al nostro Paese
(ANSA) - ROMA, 06 AGO - "Rifiutiamo categoricamente qualsiasi intervento militare in Niger, che costituirebbe "una minaccia diretta per l'Algeria". Lo ha detto il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune. "Non ci sarà una soluzione senza di noi, che siamo i primi ad essere preoccupati: l'Algeria condivide quasi mille chilometri" di confine col Niger, ha sottolineato Tebboune in un'intervista ai media algerini. "In quali situazioni si trovano i paesi che hanno vissuto un intervento militare oggi? Guardate a che punto sono Libia e Siria". Il 30 luglio, quattro giorni dopo il colpo di Stato che ha rovesciato Mohamed Bazoum, la Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas) ha concesso ai golpisti sette giorni (cioè fino a stasera) per rimettere in carica il presidente eletto, pena l'uso della "forza". Mali e Burkina Faso "sono pronti a entrare in battaglia" accanto al Niger, ha ricordato il presidente algerino avvertendo che in caso di intervento militare "l'intero Sahel sarà incendiato". Tebboune ha sottolineato che l'Algeria è per "la legittimità istituzionale" ma che "non userà la forza con i suoi vicini". (ANSA).