Onu, garantire i diritti dei bambini non è opzione ma un obbligo
L'Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Türk, non possono continuare a pagare il prezzo della guerra
ROMA. "Dare priorità al benessere dei bambini, garantire i loro diritti e salvaguardare il loro futuro non è un'opzione: è un obbligo".
Lo dichiara l'Alto Commissario Onu per i diritti umani Volker Türk in occasione della Giornata internazionale dell'infanzia. "I bambini - aggiunge - non possono continuare a pagare il prezzo insopportabile della guerra". "Non c'è spazio per la confusione nel diritto internazionale. Tutti i leader sono tenuti a proteggere i bambini" aggiunge Türk.
A proposito della situazione a Gaza, Türk ha affermato che il livello di violenza che ha devastato Gaza negli ultimi giorni è fuori dalla "comprensione", umana, facendo riferimento agli attacchi alle scuole che ospitano sfollati e ad un ospedale trasformato in una "zona della morte".
"Gli orrendi eventi delle ultime 48 ore a Gaza sono incredibile da credere", ha aggiunto Türk, sottolineando che "l'uccisione di così tante persone nelle scuole trasformate in rifugi, le centinaia di persone in fuga per salvarsi la vita dall'ospedale Al-Shifa, i continui sfollamenti di centinaia di migliaia di altre persone nel sud di Gaza, sono azioni che vanno contro le protezioni elementari che il diritto internazionale deve garantire ai civili".
"Secondo i dati del ministero della Sanità di Gaza, una persona su 57 che vive nella Striscia è stata uccisa o ferita nelle ultime cinque settimane. I livelli di disagio sono inimmaginabili, la situazione è un incubo vivente. Sono state uccise oltre 11.100 persone, di cui più di 4.600 bambini", ha detto ancora l'alto commissario, alla riunione informale dell'Assemblea Generale.
"È necessario un cessate il fuoco umanitario e la fine dei combattimenti - ha proseguito - non solo per consegnare il cibo urgentemente necessario e fornire un'assistenza umanitaria significativa, ma anche per creare spazio per una via d'uscita da questo orrore. Tutti gli ostaggi devono essere rilasciati e tutte le forme di punizione collettiva devono finire".